Leandro Paredes è stato scalzato anche da Barrenechea nelle gerarchie di Allegri: il retroscena sul campione del mondo sconvolge i tifosi.
Da campione del mondo con l’Argentina a ultima scelta alla Juventus. E’ lo strano caso di Leandro Paredes, superato nelle gerarchie anche dal giovane Barrenechea nel derby contro il Torino. La scelta di Allegri ha lasciato tutti sorpresi, ma alla fine è stata ripagata con la vittoria sul campo, chiudendo sempre di più lo spazio in prospettiva al centrocampista arrivato in prestito dal PSG.
La Juventus è stata una delle grandi protagoniste sul mercato durante la scorsa estate dove, tra i tanti acquisti, ha ingaggiato anche Leandro Paredes. Negli ultimi giorni disponibili i bianconeri hanno chiuso l’affare col PSG in prestito con diritto di riscatto, fissato a circa 25 milioni di euro.
Alle attuali condizioni però sarà difficile che l’argentino resti a Torino, una meta probabilmente solo di passaggio per la sua carriera. E’ quello che sembra alla luce delle ripetute bocciature di Allegri nei suoi confronti, compresa quella di preferire un giovane debuttante in una delle partite più importanti e sentite dell’intera stagione.
Paredes, Allegri non lo vede: i motivi delle continue panchine
La Juve ha ritrovato il sorriso e continua a rimontare la classifica grazie a risultati convincenti in campionato. Non tutti però sono coinvolti ed entusiasti di questa situazione perché alcuni giocatori, al contrario di altri, stanno finendo ai margini del progetto. Uno di questi è Leandro Paredes che continua a perdere posizioni negli schemi di Allegri a cui non offre le giuste garanzie.
Di solito i giocatori che brillano e si distinguono al Mondiale si rilanciano nei rispettivi club. Sta succedendo il contrario a Paredes, elemento essenziale della Nazionale di Scaloni ma incapace di ritagliarsi un ruolo importante anche in bianconero. A inizio stagione aveva grande considerazione prima di finire nel dimenticatoio guardando i compagni giocare dalla panchina.
Il tecnico toscano non lo vede nel suo impianto di gioco ed effettivamente i numeri gli danno ragione. Le undici volte in cui il classe ’94 è partito titolare tra tutte le competizioni la squadra ha conquistato soltanto tre vittorie a fronte di tre pareggi e cinque sconfitte. In particolare, grazie alla sua esperienza, è sempre sceso in campo in Champions League dove però è arrivato uno storico fallimento.
Insomma non sono un caso anche le due sostituzioni all’intervallo per scelta tecnica nelle ultime partite contro Spezia e Monza in cui è partito dal primo minuto. Il suo rendimento sta andando molto ad di sotto delle attese e, rispetto al connazionale e amico Di Maria, non è riuscito ad ambientarsi a Torino dove è sempre più un comprimario e, col rientro anche di Pogba, rischia di sparire completamente dalla scena.
Il motivo di queste esclusioni, oltre a ragioni tattiche, si ricondurrebbe anche a una rottura a livello personale. Secondo Bruce, il noto tifoso della Juventus, intervenuto in diretta ai microfoni di “TvPlay”, il rapporto tre i due si è definitivamente rotto. Una voce che renderebbe ancora peggiore la posizione dell’argentino in vista dei prossimi mesi in cui potrebbe già pensare al futuro.
