Il giornalista della Gazzetta Marco Guidi è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“LEGGERE LA DEPOSIZIONE DELLA MARILUNGO LASCIA PERPLESSO” – “Sono delle informazioni trapelate da un nuovo faldone depositato alla procura di Torino su un ulteriore supplemento di indagini. Testimonianze, deposizioni, chiamiamole audizioni o in caso di persone che sono indagate interrogatori. Per quando riguarda la Marilungo è un’audizione che è durata 8 ore alla procura di Torino. La Marilungo ha ripercorso gli ultimi mesi della partecipazione al cda della Juventus in quanto membro indipendente. Nel suo racconto ci sono anche spunti umani. Non gli abbiamo riportati nel dettaglio per rispetto alla persona. Spunti umani che colpiscono. Quando si parla di persone a quei livelli, che hanno competenze economiche, sono dentro a certi livelli. La Marilungo è un profilo molto alto. Quando si leggono i suoi dubbi, come hai vissuto quei mesi dove era tormentata da incertezze, da domande. Lei e non solo lei chiedevano alla società alcune cose e non ricevevano risposte se non rassicurazioni o addirittura incentivi a muoversi nell’approvazione del bilancio in tempi rapidi perché altrimenti c’erano conseguenze catastrofiche, quasi si dovesse far per forza. L’impressione che si ha leggendo la sua deposizione è che lei e gli altri membri del consiglio di amministrazione fossero forzati a firmare delle cose, quasi senza neanche entrarci nel merito delle cose. Chiaro che una professionista come erano lei e gli altri…i dubbi c’erano. Stiamo parlando di persone di alto profilo. Hanno intuito che qualcosa non andava. Leggere quelle carte ti lascia perplesso. La Juventus continua a sostenere di avere operato nella legge e in maniera coerente. Se sarà vero o no lo stabilirà la legge nel caso si arrivi ad un tribunale. Non dimentichiamolo, sino ad ora sono indagati ma non imputate. 27 Marzo udienza preliminare, non si sa se sarà risolutiva o ci sarà bisogno di ulteriore tempo. Al momento sono semplicemente indagate”.
“SI E’ CHIESTA SE AI CONSULENTI VENISSE DATO MATERIALE DIVERSO” – “Lei parla anche di altri, ma dice che Andrea Agnelli era quello che spingeva di più per l’approvazione del bilancio, ma mi sembra anche ovvio il perché. Era il principale responsabile della situazione della Juventus. Un presidente spinge perché le cose vengano approvate in fretta, anche quando pensa siano state fatte bene. Non voglio dire che lo facesse perché stava facendo qualcosa sottobanco. Non intendo questo. Dico semplicemente che voleva che venisse approvato bilancio, probabilmente era anche convinto che fosse nella legalità. Dice anche che Nedved non aveva una posizione ma avrebbe votato come il presidente, che Arrivabene è una persona che si è trovata in una situazione già fatta. Cercava di mediare tra le parti ma ovviamente non la sentiva sua, non era un qualcosa che aveva creato, parlo dei bilanci precedenti. E’ arrivato molto dopo alcune contestazioni della procura. Arrivabene è indagato perché poi ha firmato in prima persona altri bilanci che secondo la procura non sarebbero conformi alla legalità. E poi c’era il caso di un altro componente del cda che stimatissimo professionista in ambito economico-finanziario aveva dei dubbi ma stava silente, e anche questa cosa per la Marilungo era un campanello d’allarme. Diceva “Perché visto che è la sua materia non interviene né in positivo né in negativo?”. Era tormentata dai dubbi. La Juve era sottoposta a società di revisione, professori, avvocati esterni…Tutte le consulenze portavano ad una conclusione diversa. Il suo dubbio era “Non è che a tutte le società di consulenza veniva dato materiale diverso e quindi arrivavano a conclusione diversa? Possibile che professionisti di quel livello non arrivano a conclusioni simili? I suoi dubbi sono iniziati quando la Consob ha fatto i primi rilievi sulla Juventus”.
“ALLA MARILUNGO E’ STATO CHIESTO DI SOSPENDERE LE DIMISSIONI” – “Quando il 28 novembre si sarebbe dovuto approvare il bilancio, lei si era dimessa il 25. Nonostante fosse quotata in borsa la Juve non aveva reso la notizia. Ha dato la notizia contestualmente a quella del CDA, Nei tre giorni dopo che lei aveva comunicato le sue dimissioni aveva ricevuto chiamate dalla Juve, lei non dice pressioni, dice chiamate per cercare di non fare uscire la notizia, di sospendere”.
“LA MARILUNGO HA AVUTO UN PIANTO LIBERATORIO” – “Mobbing è una parola esagerata. Lei era lasciata all’oscuro da alcune informazioni che loro chiedevano ripetutamente ma allo stesso tempo venivano fatte delle pressioni per approvare il bilancio senza avere degli elementi. Quando parlo di cose umano intendo che quando lei dà le dimissioni alla fine del 25 lei ha un pianto liberatorio, si vede che aveva raggiunto un livello di stress. Sembra strano, quando pensi a quelle situazioni pensi ad un ambiente freddo”.