Gravissime accuse nei confronti di Al-Khelaifi, presidente del PSG: partono così le indagini su torture, rapimento e sequestro di un uomo. Ecco tutti i dettagli della triste vicenda.
Guai in vista per il presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi, ex tennista, grande imprenditore e appassionato di calcio. E questa volta, il suo club non è coinvolto minimamente. Infatti, le indagini nei confronti del qatariota sono scattate per vie di accuse gravissime avanzate da Tayeb Benabderrahmane.
La denuncia risale al 2020, quando l’uomo franco-algerino sarebbe stato sequestrato, torturato in Qatar e rilasciato solo dopo sei lunghi mesi di prigionia. Tayeb avrebbe ottenuto il via libera per lasciare il Paese solo a novembre 2020 e dopo aver firmato dei documenti che attestavano il suo impegno a non divulgare informazioni e documenti riservatissimi che si riferivano proprio al presidente del PSG. Insomma, una storia piena di ombre venuta a galla proprio grazie alla denuncia dell’uomo. E ora è arrivata la svolta: l’annuncio della stampa francese.
PSG, Al-Khelaifi indagato: la reazione dei suoi legali
A seguito dei discussi Mondiali in Qatar, di cui Nasser Al-Khelaifi è stato uno dei principali promoter, il tribunale di Parigi ha finalmente nominato tre giudici che seguiranno le indagini per rapimento, sequestro e torture nei confronti del 42 enne franco algerino. La notizia è stata confermata dall’agenzia di stampa francese AFP nella giornata di lunedì 27 febbraio.
Gli avvocati di Tayeb Benabderrahmane hanno mostrato la loro soddisfazione sull’apertura del fascicolo, mentre i legali dell’imprenditore qatariota non si sono ancora espressi ed evitano al momento di rispondere alle domande in merito. Chiaramente, il presidente del Paris Saint Germain rischia grosso, viste le accuse davvero gravi su rapimento e torture.
Ma quali sarebbero i documenti che metterebbero in cattiva luce il patron del club parigino? Ebbene, le informazioni riguardavano l’assegnazione dei Mondiali in Qatar – per cui sono stati prodotti dossier scottanti – e all’assegnazione dei diritti televisivi. Infatti, vale la pena ricordare, che il paese arabo avrebbe ottenuto i voti necessari per organizzare la Coppa del Mondo 2022 grazie all’aiuto di Platini e Blatter, quando i due erano rispettivamente presidenti di UEFA e FIFA. All’epoca, ci sarebbero stati importanti scambi di favore pur di promuovere la candidatura del Qatar. Addirittura, il presidente Sarkozy avrebbe giocato un ruolo chiave in questa storia, ottenendo favori importanti dall’emirato mediorientale.
Dunque, Al Khelaifi rischia grosso e bisognerà seguire la vicenda per scoprire quali potranno essere le sanzioni o la pena che il tribunale parigino infliggerà nei suoi confronti, nel caso in cui le accuse si dimostrassero vere.