L’Inter ed il rischio di uno Spalletti-bis: tutti i pesanti errori con gli allenatori. I nerazzurri hanno spesso esonerato tecnici che meritavano la conferma
L’Inter nutre più di una riserva sulla conferma di Simone Inzaghi. La grave e clamorosa sconfitta incassata da Lautaro e compagni al Dall’Ara per mano dell’ottimo Bologna di Thiago Motta ha rimesso in discussione il futuro dell’ex allenatore della Lazio. In particolare è il presidente del club meneghino, Steven Zhang, ad avere le maggiori perplessità sulla sua permanenza in vista della prossima stagione. In realtà anche l’ad Beppe Marotta ha inviato un messaggio esplicito al tecnico piacentino.
“Inzaghi sta facendo abbastanza bene, ma deve essere bravo a a risolvere quei problemi che la squadra ha evidenziato in questo scorcio di stagione“. Dunque, la società chiede anzi pretende di più dal proprio allenatore. Che, va detto con chiarezza, in questo momento non è affatto in discussione. La sparata, per certi versi sorprendente, di Lautaro Martinez a caldo dopo la sconfitta di Bologna, potrebbe nascondere qualche problema tra Inzaghi e lo spogliatoio.
Sta di fatto che la posizione dell’allenatore piacentino sarà valutata con attenzione e senza sconti a giugno, quando il presidente Zhang potrebbe optare per un avvicendamento in panchina. Una decisione che già in passato altri presidenti hanno preso e che i fatti hanno dimostrato essere sbagliata. Dopo lo straordinario biennio targato Josè Mourinho, a partire dall’estate del 2010 l’Inter ha allontanato tecnici che altrove hanno fatto più che bene e che con un po’ di pazienza avrebbero potuto costruire cicli importanti ad Appiano Gentile.
Rafa Benitez, Gian Piero Gasperini, Stefano Pioli e Luciano Spalletti: sono quattro grandi allenatori che sulla sponda nerazzurra dei navigli sono stati mal giudicati con troppa fretta e mandati via senza tanti complimenti. Tre di questi poi altrove hanno ottenuto risultati a dir poco straordinari. Secondo il giornalista Fabrizio Biasin, intervenuto nel corso della diretta di calciomercato.it ai microfoni di TvPlay, la dirigenza interista rischia di incorrere nel medesimo errore con Simone Inzaghi.
“Prima di avere un altro pentimento, come con Luciano Spalletti, la società ci deve pensare bene. Io non voglio guardare i numeri. Voglio smettere di guardare parallelismi tra l’Inter di Conte e quello di Inzaghi“. Confronti che peraltro sono inevitabili: l’allenatore salentino in due anni ha vinto uno scudetto e portato Lukaku e compagni a disputare una finale di Europa League.
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