L’inchiesta Prisma ha già messo in seria difficoltà la Juventus e si sta per estendere su nuovi fronti coinvolgendo altri club. I primi nomi.
Iniziano a circolare i primi nomi delle nuove squadre coinvolte nell’inchiesta Prisma. I nuovi capitoli delle indagini però non riguarderanno soltanto i club, ma anche alcuni giocatori coinvolti. Il caso-Dybala può essere l’apripista, dopo che le dichiarazioni rilasciate dall’argentino sugli accordi segreti presi con la Juventus sono arrivate sulla scrivania del giudice. Fa tutto parte del faldone degli “atti integrativi”, nella fattispecie un migliaio di altre pagine che vanno a sommarsi con le 14mila già depositate.
I documenti finiti sulla scrivania del gup Marco Picco riguardano l’intero lavoro svolto dalla procura nei mesi passati tra dicembre e gennaio. Oltre alla raccolta delle audizioni recenti, tra cui quella della Joya, nel nuovo faldone ci sono anche le cosiddette side letters, le scritture private tra le diverse società, indi per cui sei diverse procure di sei città differenti inizieranno a lavorare su questo materiale e indagheranno sui rapporti di alcuni club con la Juventus.
Inchiesta Prisma, non solo la Juventus
Come rivelato proprio su TvPlay, le procure che hanno raccolto gli atti inviati dalla procura di Torino sono quelle di Bergamo, Bologna, Cagliari, Genova, Modena e Udine. E dunque, le società che potrebbero essere coinvolte nell’inchiesta Prisma sarebbero Atalanta, Bologna, Cagliari, Sampdoria, Sassuolo e Udinese. Cinque club di Serie A e uno di Serie B, che sarebbero state protagonisti di transazioni sospette assieme alla Juventus.
Nel dettaglio, secondo quanto riportato da Calciomercato.it, i magistrati Gianoglio, Bendoni e Santoriello potrebbero continuare il loro lavoro e verificare nuove situazioni analoghe a quanto successo con Dybala e Mandragora. Nelle prossime settimane potrebbero fuoriuscire altri accordi segreti che potrebbero coinvolgere nuovi calciatori. Nel frattempo, il procuratore della FIGC Giuseppe Chiné non ha ancora ricevuto il nuovo faldone contenente i documenti recapitati alle sei diverse procure. Ciò non toglie che la Federcalcio possa decidere di avviare delle indagini più approfondite in merito.
Intanto, l’appuntamento è fissato al 27 marzo, quando gli avvocati che difendono gli ex dirigenti della Juventus chiederanno di spostare il processo da Torino a Milano o Roma. Sarà una data da cerchiare in rosso sul calendario, quando potranno emergere novità importanti e decisive dell’inchiesta Prisma.