Cesar Aparecido Rodrigues, ex giocatore di Lazio e Inter, intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“MILANESI A UN ALTRO LIVELLO” – “Sono due squadre diverse, con mentalità, gestione, cultura calcistica, tifoserie diverse. Hanno impegni diversi, investimenti diversi, non sono paragonabili in questo senso a meno di non parlare della Lazio di qualche tempo fa. Le milanesi sono a un altro livello”.
“QUANDO GIOCHI IN UNA GRANDE SQUADRA NON SERVONO STIMOLI” – “L’Inter ha vinto la Supercoppa, è andata avanti in Champions, è il Napoli che sta facendo un qualcosa di clamoroso. Le critiche a Simone Inzaghi vanno sulle sconfitte con le squadre abbordabilissime, senza la continuità di concentrazione come lo stesso tecnico ha detto è difficile. Ci sono stati degli errori, ma se ci fermiamo a ragionare sulla rosa dell’Inter, le partite perse, gli errori che commettono, con il campionato che sta facendo il Napoli, l’Inter non sta facendo un campionato così negativo. Intanto è seconda, il Napoli vola. Il punto è che con questi sintomi non tornerai a certi livelli. E’ l’unica squadra che è riuscita a battere il Napoli, queste partite qua ti danno continuità, se indossi una maglia del genere devi avere continuità dal punto di vista mentale. Quando giochi in una grande squadra non ti servono gli stimoli per giocare a calcio”.
“ABBIAMO VINTO IL DERBY CON UNA ROSA SCARSA” – “Se penso alla rosa più scarsa che ha vinto il derby è proprio la mia. Dopo il pareggio di Cassano riuscii a incrociare benissimo quella palla, avevo avuto un’occasione simile poco prima. Abbiamo dato tutto in quella gara. Ora ci sono tante scuse, tante cose che non vanno bene anziché prendersi le proprie responsabilità e lavorare più forte. E’ la mentalità che era diversa, noi in quelle partite non potevamo sbagliare. Tutte e due rischiavamo la retrocessione quell’anno, ci siamo salvati per poco. Se tu in quelle situazioni non fai tutto quello che puoi fare… le squadre che vincono sono concentrate e determinate. Hanno tutte dei limiti, ma c’è chi ha il limite di arrivare su su chi ha quello di arrivare alla salvezza, ma se non sei determinato e concentrato non arrivi al limite”.
“PENSO CHE SIMONE INZAGHI NON SIA ANCORA IN DUBBIO” – “E’ ancora in gioco, ha la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, può arrivare secondo in campionato ed è meglio il secondo posto calcolando che il Napoli è inarrivabile. C’è ancora la Champions da giocare dove penso l’Inter possa passare. Ancora non si ragiona su un cambiamento, credo aspetteranno per vedere questo finale di stagione come andrà e se un eventuale cambiamento sia fattibile. Se non riescono ad andare avanti a fare le cose come andrebbero fatte a causa di questi malumori allora si ragionerà”.
“LO SCUDETTO DEL CENTENARIO QUELLO CHE RICORDO DI PIÙ” – “Quel campionato è stato vinto dopo tutto quello che è successo con la Juventus, ma vincere è sempre bello. Poi c’è lo Scudetto del centenario dell’Inter, dopo una stagione lunghissima, avevamo a un certo punto addirittura undici punti sopra la Roma e poi riuscirono a scavalcarci. Poi arrivò quella partita con il Parma, quello lo ricordo di più. Anche lì abbiamo rischiato un bis del famoso cinque maggio. L’Inter l’anno scorso ha regalato lo Scudetto al Milan, il Milan ha fatto bene, l’Inter non è riuscita a mantenere il vantaggio che aveva perdendo partite non con grandi squadre, ma come l’altro giorno con il Bologna. E’ quello talvolta il problema dell’Inter, batte il Porto e poi fa una partita come quella di Bologna, è un problema di approccio. Questo mi ha trasmesso Mancini, non sottovalutare nessuno, poi ci si saluta e si valutano gli errori, ma solo dopo la partita. A Nesta, a Stam, Simeone, Stankovic, Mihajlovic le prime due volte non ti parlavano, alla terza volta in cui non ti approcciavi bene venivano da te e volava di tutto. E’ difficile accettare ora certe leggerezze”.
“ALCUNE SCELTE HANNO DESTABILIZZATO” – “Non si sbaglia da soli, ho sentito parole su Skriniar, su Lukaku, non c’è stata una gestione stabilissima, questo però non giustifica le prestazioni in campo. Se sai che un giocatore vuole andare via e non rinnova perché gli dai la fascia da capitano? Perchè mi rappresenta uno che non vuole restare? Queste sono dinamiche importanti in uno spogliatoio. Questo non giustifica la prestazione in campo, ma sicuramente destabilizza. Poi nel derby dov’è l’unico rischio? Su un errore di Skriniar, con il Milan che ha rischiato di pareggiarla, poi cosa sarebbe successo? Sono dinamiche da curare perchè sennò creano altri problemi. Tanti particolari che messi insieme destabilizzano. Lo stesso Simone Inzaghi che ha ammesso di far sì che i giocatori si concentrino. Non ci siamo, è difficile da accettare. Chi ha permesso che il Napoli sia così forte? E’ un percorso, già l’anno scorso con lo Scudetto perso in quel modo. Skriniar non rinnova, torna Lukaku che non sta benissimo Scudetto perso, vinci la Supercoppa, troppo altalenante per riuscire a dare una valutazione, da una società del genere ci si aspetta di più”.