Il Pescara ha annunciato il suo nuovo allenatore, è Zdenek Zeman, che si appresta a sedere per la terza volta sulla panchina degli abruzzesi.
Nel calcio e soprattutto nelle sue molteplici narrazioni si è spesso abusato della citazione di Antonello Venditti “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” Zeman ed il Pescara però ci hanno preso gusto. Il boemo è il nuovo allenatore dei delfini d’Abruzzo, per la terza volta. Andiamo a rivedere come andarono le prime due.
Il Pescara non aveva affatto iniziato il suo 2023 nel migliore dei modi, anzi. Con sole 2 vittorie nel 2023, ma soprattutto 4 pareggi e 3 sconfitte di cui l’ultima contro l’Audace Cerignola, è arrivato il momento di cambiare qualcosa. Nella fattispecie la dirigenza biancoazzurra ha deciso di sollevare dall’incarico Alberto Colombo.
Nonostante il terzo posto nel gruppo C del campionato di Serie C, le prime 2 in classifica (Crotone e Catania) sono ormai troppo lontane, mentre le inseguitrici si sono avvicinate decisamente troppo. L’esonero quindi ha fatto sì che il club si rivolgesse di nuovo a Zdenek Zeman. E’ la terza volta in cui viene affidata la panchina del Pescara al tecnico boemo, ma per lui non si tratta di un record. Il Foggia infatti l’ha richiamato per ben 4 volte, ma ora concentriamoci sui precedenti con il Delfino.
Zeman-Pescara: non c’è due senza tre. Perché è la scelta giusta
Zdenek Zeman è un allenatore molto particolare sotto diversi aspetti. Uno dei personaggi più iconici che il campionato italiano abbia conosciuto, sia dal punto di vista tattico che da quello comunicativo. Il suo 4-3-3 è leggenda, così come proverbiale è l’attitudine delle sue squadre che hanno sempre preso tanti gol e nella migliore delle ipotesi ne riescono a segnare uno in più degli avversari.
La prima volta di Zeman sulla panchina del Pescara risale a poco più di una decina di anni fa. E’ la stagione 2011-12 biancoazzurri si trovavano in Serie B ed il tecnico riesce a mettere in pratica il suo calcio conseguendo il miglior risultato possibile. Il Delfino vince infatti per la seconda volta nella sua storia il campionato di Serie B. Con 90 gol realizzati si consacra miglior attacco, a 27 marcature di distanza dal secondo, mentre con le 55 reti subite conclude con la decima difesa del torneo. Al termine della stagione lascerà il Pescara per tornare alla Roma.
Il suo primo ritorno avviene nel febbraio 2017, con l’esonero di Massimo Oddo, ma l’idillio però non si riconferma. Nella sua seconda esperienza sulla panchina del Pescara parte fortissimo con un netto 5-0 contro il Genoa, ma al termine della stagione la squadra retrocederà aritmeticamente in Serie B, addirittura con cinque turni di anticipo. Nonostante la retrocessione la fiducia viene rinnovata, ma dura solo fino a marzo quando anche lui viene sollevato dall’incarico, mentre la squadra si trovava al tredicesimo posto in classifica. Sicuramente Zeman a Pescara ha fatto meglio nelle serie minori rispetto all’esperienza in A, o comunque laddove la squadra era proiettata verso la promozione. Per questo il ritorno ripartendo dalla C potrebbe essere una scelta azzeccata.