Il tecnico della Sampdoria Dejan Stankovic è pronto a sfidare il passato: stasera giocherà contro la sua Lazio con l’obiettivo di rivitalizzare i blucerchiati.
E’ senza dubbio il derby di Dejan Stankovic quello che si giocherà questa sera tra Lazio e Sampdoria. L’allenatore dei blucerchiati ha infatti un passato piuttosto importante con la maglia del club capitolino. Il suo ritorno all’Olimpico, seppur in un’altra veste e con un’altra squadra, sarà sicuramente molto emozionante per lui.
L’ex centrocampista serbo sta provando nella complicata impresa di salvare la Sampdoria dalla retrocessione in Serie B. La stagione dei liguri è infatti simile ad un incubo. Problemi societari e grandi difficoltà sul campo: Stankovic è chiamato a fare il possibile in una condizione tutt’altro che semplice.
Solo 2 vittorie fin qui in campionato per i blucerchiati e un penultimo posto che, di settimana in settimana, pesa sempre di più. La quota salvezza è attualmente a 20, distante quindi ben nove lunghezze: decisa inversione di rotta oppure sarà retrocessione in Serie B.
Lazio, il ritorno al passato di Stankovic
Dejan Stankovic è pronto a sfidare il suo passato. Sono quasi trascorsi 20 anni da quando il serbo ha vestito per l’ultima volta la maglia della Lazio. Un’esperienza che l’ha portato a confermarsi ai massimi livelli del calcio italiano e che gli ha altresì permesso di vincere premi e togliersi grandi soddisfazioni personali e di squadra.
Sei anni intensi e di grande passione quelli che Dejan Stankovic ha condiviso con la Lazio. Lui che fu acquistato dalla Stella Rossa nel lontano 1998 quando era appena 20enne, per poi confermarsi sul palcoscenico italiano e diventare uno dei migliori nel suo ruolo. Un gol all’esordio in Serie A, per presentarsi nel migliore dei modi, e una crescita esponenziale nel corso degli anni che l’ha portato poi a diventare una bandiera anche dell’Inter.
Sono 208 le presenze e 34 i gol totali segnati con la maglia della Lazio. Ma non solo: in biancoceleste ha conquistato uno scudetto, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA. Erano infatti gli anni d’oro di una squadra che poteva permettersi ingenti spese sul mercato e che in Italia dimostrava di poter competere per le primissime posizioni.
Questa sera ci sarà quindi il suo ritorno a casa, all’Olimpico. Lì dove Stankovic è ancora ricordato con tanto affetto e simpatia. Il suo essere avversario passerà in secondo piano perché nel calcio chi ha fatto la storia di un club difficilmente può essere dimenticato.