Agnelli e l’accordo con l’UEFA sulla Superlega: il retroscena stravolge tutto

Agnelli ha parlato di un accordo con Ceferin sulla Superlega: il retroscena sui contatti cambia lo scenario nel rapporto con l’UEFA

Andrea Agnelli contro tutti. È stato un po’ questo il mantra che descrive gli ultimi anni di presidenza dell’ex numero uno della Juventus. Che con lui ha dominato per nove anni in Italia ed ha raggiunto anche due finali di Champions League, proprio mentre lui faceva carriera come uomo di calcio, essendo arrivato alla carica di presidente della European Club Association, l’ECA.

Agnelli accordo con Ceferin Superlega
Agnelli e i retroscena su quell’accordo con l’UEFA – TvPlay.it

Eppure, le cose sono lentamente degenerate. E nell’aprile 2021 Agnelli ha unito le forze con Florentino Perez ed il presidente del Barcellona (ai tempi Josep Bartomeu, oggi Joan Laporta) per fondare la Superlega. Iniziando così uno scontro con l’establishment del calcio europeo attuale, in primis l’UEFA ed il suo presidente Aleksander Ceferin. Il tutto mentre altre battaglie si consumavano sui tavoli della Lega Calcio, e c’è chi è pronto a giurare che Agnelli avrebbe reagito a muso duro anche di fronte alle inchieste che oggi hanno cambiato radicalmente la posizione della Juventus.

In accordo con la proprietà del cugino John Elkann, il presidente si è così fatto da parte, proprio per far sì che il club potesse avvalersi di personalità che potessero impostare una linea difensiva molto chiara in merito alle varie questioni giudiziarie. Ma anche da ex presidente, Agnelli non ha mai smesso di dire che il suo intento è quello di rivoluzionare il calcio, e di farlo proprio attraverso la Superlega, che sfida il monopolio di UEFA e FIFA.

In questo senso, si attende il verdetto della Corte di Giustizia Europa nella prossima primavera. Nel frattempo, però, Agnelli è tornato a parlare della sua battaglia, svelando alcuni dettagli sull’ideazione della nuova competizione (con un formato aggiornato che è stato presentato proprio qualche settimana fa). Nell’intervista, si è peraltro rivolto duramente contro i due organismi gestori dell’industria calcistica, facendo capire anche che la “demonizzazione” attuata nei suoi confronti non corrisponde alla posizione iniziale.

Agnelli ed il retroscena sull’accordo con Ceferin: “Nel 2019 eravamo pronti”

All’UEFA,” ha esordito l’ex presidente bianconero, non interessano i problemi dei club. Come governanti, vogliono mantenere tutto com’è. Da qui un’altra competizione europea con varie divisioni con uno schema di promozioni e retrocessioni. A condizioni che offrano pari opportunità ai club. Penso a sessanta o ottanta club in tutta Europa. ​Una Superlega è necessaria, – ha ribadito nell’intervista odierna all’olandese De Telegraafperché se rimane tutto così prevedibile come in questo momento, il pubblico si allontanerà dal calcio.

Agnelli accordo con Ceferin Superlega
Agnelli e i retroscena su quell’accordo con l’UEFA – TvPlay.it

Il passaggio più interessante, tuttavia, riguarda direttamente il rapporto con Ceferin, strettissimo ai tempi della presidenza di Agnelli all’ECA, e poi rovinatosi con l’ideazione della Superlega, considerata dal presidente dell’UEFA come un tradimento. Agnelli, però, rispedisce le accuse al mittente, con un succoso retroscena: Nel 2019 eravamo pronti, Aleksander ed io. I top club di tutte le sottodivisioni dell’Eca (allora circa 130 club professionistici europei) si erano accordati su un nuovo formato. I club di medie dimensioni delle grandi leghe, i dirigenti delle grandi leghe e alcune associazioni nazionali vedevano il nuovo formato come una minaccia e quindi Ceferin si è ritirato”.

Ed ora le cose sono profondamente cambiate, ha fatto sapere il quarantasettenne di Torino: “Non credo che la soluzione del 2019, in cui club e Uefa erano allineati sia possibile con Ceferin & co al timone. Ceferin e Infantino faranno di tutto per rimanere al centro del potere. Per assicurarsi i loro privilegi”, ha raccontato. E la presenza di Nasser Al-Khelaifi come presidente dell’ECA non depone certo contro quest’ottica, in quanto – ha informato Agnelli – “ha sostenuto la Uefa perché un altro campionato non è nell’interesse del Qatar, proprietario del PSG”.

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