Mourinho veggente: quella volta che indovinò il risultato della finale. Il tecnico portoghese fu protagonista di un curioso retroscena
Che Josè Mourinho sia, oltre che uno degli allenatori più celebrati del mondo, uno straordinario comunicatore e un inimitabile motivatore, è un oggettivo dato di fatto. Nel corso della sua straordinaria carriera lo Special One ha conquistato traguardi che il novanta per cento dei suoi colleghi può soltanto vivere attraverso i sogni. Ma la partita che più di tutte ha segnato la vita professionale del tecnico di Setubal è soprattutto una, la finale di Champions del 2010 tra Inter e Bayern Monaco.
Grazie a quella partita l’Inter divenne la prima e per ora unica squadra nella storia del calcio italiano a vincere il famigerato triplete, i tre trofei più importanti a cui un club può partecipare. Dopo lo scudetto e la Coppa Italia, per completare l’opera e rendere la stagione dei nerazzurri da straordinaria a memorabile era necessario vincere il match più importante e di maggior prestigio, la finale di Champions League che a maggio del 2010 si disputò al Santiago Bernabeu di Madrid.
Mourinho veggente: quando indovinò il risultato della finale contro il Bayern Monaco
L’Inter arrivò a disputare l’ultimo atto di quella competizione eliminando due autentiche corazzate come il Chelsea di Lampard e Drogba agli ottavi e il leggendario Barcellona di Pep Guardiola, Messi e Iniesta in semifinale. I rossi bavaresi, arrivati a quell’appuntamento tra le polemiche per alcuni presunti favori arbitrali ricevuti nel corso dell’intera fase a eliminazione diretta, erano considerati un avversario ampiamente alla portata dell’Inter.
Proprio nel ricordare quell’evento, uno dei grandi protagonisti dell’armata nerazzurra che salì sul tetto d’Europa, il centrocampista olandese Wesley Sneijder, ha rivelato un gustoso e retroscena. Intervistato dall’emittente olandese RTL7 Sneijder è tornato a parlare anche di José Mourinho e del triplete conquistato nella stagione 2009-10: “Mourinho ha avuto un rapporto speciale con Marco Materazzi”.
L’ex difensore umbro in quella stagione, pur non giocando quasi mai, ebbe un ruolo decisivo nel creare grande coesione all’interno dello spogliatoio: “Qualche settimana prima della finale di Champions, Mourinho ha chiamato Materazzi nel suo ufficio e gli ha detto: ‘Ecco una lettera. La metto in una busta. Aprila dopo la partita”. Queste le prime parole dell’olandese che poi conclude svelando la profezia dello Special One: “In quella lettere Mou aveva riportato il risultato esatto della finale contro il Bayern Monaco”.
