Europa League macchiata da un brutto gesto durante una delle partite andate in scena ieri sera. Tifosi scandalizzati e sconvolti.
Il mutamento della società, così come del calcio, ha fatto sì che le persone dimenticassero che questo è in sostanza solo uno sport. Un momento ludico, in cui potersi divertire, distrarsi, dimenticare anche solo per un attimo i problemi della vita reale di tutti i giorni. Uno sport fatto di unione, rispetto per il prossimo, di civiltà e di rispetto per l’avversario e per il risultato. Purtroppo, tutti questi principi con il passar degli anni sono decaduti, facendo prendere il largo al degrado di una società che lo contamina sempre di più.
Violenza in campo e fuori dal campo, scontri tra ultras, scontri tra tifosi e calciatori, giocatori e società minacciate. Insomma, un mondo al rovescio e il tutto per un pallone che dovrebbe invece regalare solo attimi di svago e di gioia. Forse, l’aver reso il calcio un business, ha contribuito a rendere barbaro un’intero settore, incluso stesso quello dei tifosi che, invece di sostenere la propria squadra per passione, a volte l’aggrediscono con un’irruenza senza precedenti.
Europa League, aggressione in campo
Quanto è accaduto ieri sera sul campo del PSV è però disdicevole e lascia a profonde e reale riflessioni su come e quanto debba cambiare seriamente questa società e questo sport. Durante il ritorno del playoff di Europa League, vinto per giunta inutilmente dagli olandesi, si è registrato uno scontro ravvicinato tra il portiere del Siviglia e un tifoso.
Attimi di panico e di terrore, soprattutto perché nessuno riusciva a capacitarsi come l’aggressore fosse riuscito ad eludere la sicurezza e ad entrare in campo. Nonostante la cattiva volontà del tifoso, Dmitrovic è riuscito a fermarlo e a immobilizzarlo, in attesa che arrivassero i compagni di squadra e quelli del PSV in suo aiuto. Una scena inqualificabile e inspiegabile, che per fortuna non ha portato ad ulteriori danni oltre che a quelli di un’immagine a cui il calcio mondiale ormai è abituata da anni a giustificare con i miliari degli sponsor.