Dzeko litiga con tutti, Inzaghi gli risponde : ecco cos’è successo in panchina dopo la sostituzione del bosniaco
En plein delle italiane in Champions League! Dopo la vittoria del Milan per 1-0 contro il Tottenham di Antonio Conte e la netta affermazione del Napoli, che ai tedeschi dell’Eintracht Francoforte ha riservato lo stesso trattamento degli avversari che incontra in Serie A, due gol e tutti a casa, anche l’Inter, ieri sera a “San Siro”, non è stata da meno battendo per 1-0 il Porto.
Un successo, che garantisce ai nerazzurri un piccolo vantaggio (il pareggio li qualificherebbe ai quarti di finale), arrivato non senza difficoltà: dopo gli squilli dei nerazzurri con Lautaro Martinez, la cui incornata è andata alta, e con Hakan Calhanoglu, che ha impegnato Diogo Costa con un tirocross, i lusitani hanno avuto una ghiotta occasione con Galeno che si è divorato il comodo tap-in sulla respinta di Onana della conclusione di Grujic.
Dzeko litiga con tutti, la risposta di Inzaghi: “Anch’io mi arrabbiavo”
Anche nella seconda frazione di gioco l’estremo difensore nerazzurro è chiamato agli straordinari, prima sulla conclusione velenosa di Taremi e poi su quelle ravvicinate di Zaldiu e ancora di Taremi. A sbloccare un match che sembrava indirizzato verso il pareggio a reti inviolate, complice il doppio giallo a Otavio, un ritrovato “Big Rom” Romelu Lukaku che quasi allo scadere (86′) ha ribadito in rete dopo il palo scheggiato con un suo colpo di testa: secondo centro consecutivo per il belga dopo il rigore, trasformato al secondo tentativo, contro l’Udinese in campionato.
Tutto è bene quel che finisce bene e quindi tutti felici. Non proprio. Infatti, non è passata inosservata la reazione di Edin Dzeko quando è stato richiamato in panchina: il bosniaco ha letteralmente mandato a quel paese il tecnico Simone Inzaghi e il suo vice, un gesto non propriamente elegante, non da “cigno di Sarajevo”, insomma. Inevitabile che nella conferenza stampa post-partita al tecnico nerazzurro venisse posta la domanda su tale atto d’insubordinazione e d’indisciplina di Dzeko. Ebbene, Inzaghi, dopo aver esordito ridendo e sottolineando “l’aspettavo questa domanda“, ha gettato acqua sul fuoco giustificando e, quindi, “assolvendo” il bosniaco: “Anch’ io mi arrabbiavo quando uscivo dal campo in queste partite“.
Una reazione, per Inzaghi, figlia dell’adrenalina che scorre a fiumi nelle vene in simili serate e che, in definitiva, non mina la serenità e la compattezza dal momento che, come ha precisato il tecnico nerazzurro, “a me è bastato vedere come è scattato in piedi al gol di Lukaku“. Dunque, caso chiuso, pace fatta e nessuna ruggine tra Inzaghi e il bosniaco anche perché, ha chiosato l’ex tecnico biancoceleste, “non dimentichiamo quello che in questi 18 mesi ha fatto per l’Inter, non ha fatto tanto ma tantissimo“.