Il Napoli guarda avanti con ottimismo e pensa già alla festa Scudetto, con largo anticipo: l’intervista all’assessora allo sport del Comune Emanuela Ferrante.
Il vantaggio del Napoli in classifica permette di sognare in grande e organizzare già la festa Scudetto. Forse, i tifosi più superstiziosi non saranno d’accordo. Ma la città sogna questo giorno da oltre trent’anni. E bisogna arrivare preparati al 4 giugno, data indicativa dell’ultima partita di campionato che si disputerà proprio allo stadio Maradona.
La redazione di TvPlay ha intervistato l’assessora allo sport e alle pari opportunità del Comune di Napoli: Emanuela Ferrante ha svelato dettagli e anticipazioni di quella che potrebbe essere la festa Scudetto.
Il Napoli e il Comune organizzano la festa Scudetto, Ferrante: “Non solo al Maradona, palchi in tutta la città”
Il Comune sta già organizzando la festa per celebrare l’eventuale Scudetto del Napoli?
Sì, siamo in una fase preliminare, si stanno delineando tutte le possibilità di questo evento: il sindaco Manfredi sta parlando con la società calcio Napoli. Idee chiare in merito ancora non ne abbiamo, anche per questioni scaramantiche…
La festa si potrebbe organizzare allo Stadio Maradona o Piazza del Plebiscito?
Credo che si farà una festa sia al Maradona che fuori dall’impianto. Immagino che, durante l’ultima partita di campionato in programma il 4 giugno, si farà sicuramente qualcosa allo stadio. Sarà la società ad organizzarla all’interno dello stadio. Per l’esterno, immagiamo si possa fare una festa a Piazza del Plebiscito, ma non solo. Non è preferibile concentrare tutto l’evento in un solo luogo, ci sarà un enorme flusso di persone per le strade. Abbiamo immaginato di organizzare qualche palco in ogni municipalità, in modo tale da dare la possibilità alle persone di festeggiare ovunque esse si trovino. Ospiti d’onore sparsi per i diversi palchi? Sì, potrebbe essere così. Stiamo ancora valutando.
E’ attuabile l’ipotesi di far circolare il pullman del Napoli, con calciatori e coppa, per le strade della città?
Immagino che si possa fare, sarebbe molto bello. Ci penseremo, ma non abbiamo ancora deciso nel dettaglio cosa fare. Sicuramente aspettiamo un altro po’, per scaramanzia meglio andarci cauti.
Caso statua Maradona: altro che rifiuto, tutta la verità
Nelle ultime ore sono circolate informazioni in merito alla statua di Domenico Sepe raffigurante Diego Armando Maradona, donata al Comune di Napoli lo scorso novembre 2021 in occasione del primo anniversario di morte dell’ex calciatore. Il regalo del noto artista era stato ben accolto dalla giunta e dai napoletani, che in massa avevano presenziato all’inaugurazione dell’opera del Pibe de Oro posta all’esterno dello stadio.
Tuttavia, a seguito delle indagini e della “nullità del contratto di donazione” tra Comune e artista, come sottolineato nella delibera n.33 del 2023 pubblicata nell’albo pretorio, la statua raffigurante Diego Armando Maradona è stata rispedita al mittente. E l’assessora allo sport Emanuela Ferrante ha fatto chiarezza sulla vicenda.
Perché il Comune di Napoli ha rispedito al mittente la statua donata dall’artista Domenico Sepe?
Le voci che circolano in queste ore sono inesatte. L’atto di donazione è nullo come specificato dalla delibera pubblicata nell’albo pretorio del Comune di Napoli. La decisione è arrivata dopo una consultazione dell’avvocatura del Comune che ha valutato gli atti e ha individuato un vizio di nullità della donazione e, avendo acquisito l’avviso di conclusione delle indagini della magistratura, ha messo in evidenza come la statua di Maradona è oggetto di indagini. E naturalmente il Comune deve restituire l’opera. Non aleggia alcuna “ipotesi di indagine”, come invece è stato scritto da qualche testata: le indagini ci sono e nella delibera sono riportate le conclusioni dei magistrati. L’indagine sulla statua c’è e ad essa seguiranno dei rinvii a giudizio. Purtroppo non possiamo fare diversamente. Quando la statua è stata esposta allo Stadio Maradona, evidentemente non si conoscevano tutte queste situazioni”.
Sulla decisione del Comune pesa il valore dell’opera che non appare modico, a differenza di quanto stipulato nel contratto, ed è superiore ai 30 mila euro. Oltretutto, come viene sottolineato nella delibera, l’Amministrazione comunale sostiene che l’installazione della statua all’esterno dell’impianto Maradona di Fuorigrotta strida con la tipica gratuità della donazione e offrirebbe una visibilità maggiore all’artista Domenico Sepe, a scapito di altri suoi colleghi. Insomma, per questioni di imparzialità, non è possibile tenere in bella mostra la scultura raffigurante il mito argentino.