Non è più il suo Presidente da qualche anno ma l’Inter è sempre nel cuore e nei pensieri di Massimo Moratti: “Vi svelo chi decide il match contro il Porto”
Il suo nome, anzi, quello della sua famiglia, è indissolubilmente legato alla storia dell’Inter. Stiamo ovviamente parlando di Massimo Moratti, il Presidente del triplete del 2010 (scudetto, Champions League e Coppa Italia, con il panchina lo Special One, e il cui padre, Angelo, costruì la Grande Inter di Helenio Herrera, Sandro Mazzola, Mariolino Corso, Armando Picchi, ecc.
L’Inter stasera scenderà in campo per affrontare il Porto nell’andata degli ottavi di Champions League e l’incrocio con i portoghesi, una squadra non con delle individualità di spicco ma “tosta e organizzata, fastidiosa da affrontare“, suggerisce all’ex Presidente nerazzurro, nonché tifosissimo della Beneamata, un beneaugurante parallelo con il Chelsea affrontato dai nerazzurri negli ottavi di finale della “Coppa dalle grandi orecchie” nell’anno del triplete: “Non vedo squadre imbattibili e se passiamo il turno possiamo prendere convinzione. In fondo, è successo nel 2010, dopo aver eliminato il Chelsea agli ottavi“.
Insomma, se per i più eliminare i portoghesi non costituirebbe un’impresa, per Massimo Moratti lo sarebbe e proprio per tale motivo rappresenterebbe, oltre che un’iniezione di fiducia, il viatico per provare ad arrivare in fondo nella più importante competizione UEFA.
Inter-Porto, Moratti: “Lautaro l’uomo partita”
Ma Massimo Moratti, nel colloquio con “La Gazzetta dello Sport”, non si abbandona solo ai dolci ricordi ma “gioca d’anticipo” il match in scena stasera, con palla al centro alle ore 21.00, alla “Scala del calcio”, lo Stadio “Giuseppe Meazza” di San Siro”, battezzando l’hombre del partido, il man of the match e, quindi, il nerazzurro decisivo ai fini del passaggio del turno perché per l’ex Presidente l’Inter è favorita e può fare molta strada in Champions.
In attesa che “Big Rom” Romelu Lukaku ritorni sui livelli di due anni fa, quando a suon di gol ha trascinato l’Inter alla conquista dello scudetto interrompendo così la “dittatura” juventina che durava da 9 anni, Massimo Moratti non ha dubbi, sarà il “Toro” Lautaro Martinez l’uomo partita stasera a “San Siro”: “Attaccante incredibile, che segna, lotta ed è decisivo. Uno di quelli che si abbinano a una formazione per tutta la vita“.
Eppure, è un altro il nerazzurro che più ha favorevolmente impressionato in questa stagione il Presidente del triplete. Come ogni tifoso nerazzurro, anche Massimo Moratti è stato letteralmente folgorato dalle prestazioni di Hakan Calhanoglu non solo per il suo talento e la sua classe, che tutti gli riconoscono, ma anche e soprattutto per il fatto che schierato da Inzaghi davanti alla difesa al posto di Marcelo Brozovic “ci sta mettendo una grinta e una continuità che non mi sarei mai aspettato“.