Il Napoli si prepara alla sfida contro l’Eintracht Francoforte per gli ottavi di Champions League, i precedenti in questa fase del torneo non hanno portato bene agli azzurri, mai approdati ai quarti
Per la quinta volta nella sua storia, il Napoli si appresta a disputare un ottavo di finale di Champions, uno scoglio mai superato dal club partenopeo, sin dalla sua prima partecipazione all’allora Coppa dei Campioni nel 1987. Un tabù, quello dei quarti di finale, che la squadra di Spalletti proverà a raggiungere sfidando un avversario ostico, ma alla portata della stagione che Osimhen e compagni stanno vivendo.
I tedeschi sono i campioni dell’Europa League in carica e occupano la sesta posizione della Bundesliga, a soli 5 lunghezze dalle prime tre: Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Union Berlino, tutte appaiate a 43 punti. Una squadra ostica, che, prima del ko con il Colonia dello scorso 12 febbraio, non perdeva dal 29 ottobre proprio contro il Borussia. Il pericolo numero uno è chiaramente Kolo Muani, vice campione del Mondo e autore di 10 reti e 10 assist solo in campionato.
Napoli, battere l’Eintracht per sognare i quarti: come è andata in passato
Come detto, il Napoli vivrà la sfida con rispetto, senza sottovalutare l’avversario, ma con la consapevolezza di star vivendo una stagione storica. Il +15 in campionato a 15 turni dalla fine fa sognare lo Scudetto dopo oltre 30 anni e, a distanza di 35 anni dal debutto in Champions, potrebbe essere la circostanza giusta per approdare finalmente ai quarti di finale.
Ma come è andata in passato? Abbiamo deciso di ripercorrere i 4 precedenti agli ottavi degli azzurri. Per farlo è necessario tornare all’anno 1990, la stagione è quella successiva allo Scudetto e tra l’ottobre ed il novembre di quell’anno gli azzurri si infrangono contro il muro dello Spartak Mosca. All’andata, all’ora San Paolo, così come nel ritorno in Russia, termina 0-0. Decisivi i calci di rigore (5-3 finale ndr) che portarono all’eliminazione della squadra allenata da Bigon.
E’ stato necessario aspettare 22 anni per rivedere il Napoli agli ottavi di Champions e quella del febbraio-marzo 2012 è stata forse l’eliminazione più difficile da digerire per i tifosi partenopei. All’andata, i ragazzi guidati da Walter Mazzarri superano il Chelsea di Di Matteo per 3-1, decisivo, però, l’errore di Paolo Cannavaro che porta al gol londinese nel finale. Proprio quella rete risulterà fatale al ritorno, quando i Blues si impongono in casa per 4-1 dopo i tempi supplementari, con un fallo di Dossena, che portò alla rete del ko. Quella Champions, poi, fu vinta a sorpresa proprio da Lampard e compagni.
Le sfide contro le spagnole
Stessi mesi, 5 anni dopo, la sfortuna del sorteggio combina il Napoli con un’altra squadra che avrebbe poi vinto la competizione, il Real Madrid. L’andata allo stadio Bernabeu vede gli azzurri passare in vantaggio con lo storico gol di Insigne, che purtroppo a nulla servì se non ad una gloria momentanea, dato il 3-1 finale. Risultato analogo ma sempre a favore Blanco per il ritorno al San Paolo, che determinò l’eliminazione.
Le spagnole non hanno portato bene al Napoli neanche nel terribile anno della pandemia. A febbraio 2020 i partenopei se la vedono con il Barcellona e l’1-1 finale tiene in vita le speranze, nonostante i gol in trasferta, valessero ancora il doppio per regolamento. Il ritorno, disputato ad agosto a porte chiuse dopo la fine del lockdown mondiale, vide ancora un 3-1, a favore questa volta dei Blaugrana, che sancirono l’uscita di scena azzurra.
Altri sfidanti, altro Napoli. Quest’anno la sensazione di potercela fare è tangibile. Non bisognerà sottovalutare l’Eintracht come detto, ma nemmeno vivere la sfida con paura. Spalletti ha a disposizione una corazzata in grado di segnare 6 gol all’Ajax e 4 al Liverpool ed è pronto a far sognare ancora i propri tifosi ed un’intera città, desiderosa di sfatare l’ennesimo tabù.