Jankto, dopo il coming out si è “preso” la sua vita: il messaggio a Le Iene

Sono stati giorni particolari per Jakub Jankto, centrocampista ceco dello Sparta Praga con un passato in Serie A. Il suo messaggio ai microfoni de Le Iene dopo il coming out

Jakub Jankto, centrocampista ceco in forza allo Sparta Praga, nei giorni scorsi ha rivelato pubblicamente di essere omosessuale. Una scelta non semplice per via dei vari pregiudizi che caratterizzano l’argomento nel mondo del calcio e non solo.

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Jakub Jankto, centrocampista ceco dello Sparta Praga – TVPlay.it

Il classe ’96, però, ha voluto mandare un messaggio a tutti coloro che si sentono “imprigionati” in una vita sbagliata ed ha invitato chiunque ad esprimere liberamente il proprio essere. La sua decisione ha avuto un grosso impatto nel mondo del calcio e diversi protagonisti dello sport hanno applaudito il suo coraggio.

Il centrocampista ceco, con un passato in Italia nell’Ascoli, nell’Udinese e nella Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de Le Iene e il servizio verrà mandato in onda nel corso della puntata di martedì 21 febbraio.

Jakub Jankto a Le Iene: “Il mondo del calcio è un po’ omofobo”

Jankto, nel corso della chiacchierata con l’inviato delle Iene Nic Bello, ha spiegato: “Per alcuni è stato un gesto di rivoluzione, per me è una cosa assolutamente normale. I tifosi? Mi hanno applaudito, l’abbiamo visto ieri sera, nella prima partita dopo il coming out quindi le sensazioni sono al top”.

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Jankto, centrocampista dello Sparta Praga con un passato in Italia – Tvplay.it

Il centrocampista dello Sparta Praga ha poi proseguito: “Come è cambiato il modo di fare sport? Ho postato su Instagram che, dopo tanto tempo, avevo giocato con il sorriso. Puoi vincere, fare tripletta, puoi fare gol però con il sorriso. E’ stato difficile? “Madre mia, sì! Dopo 26 anni con quella barriera non puoi vivere come vuoi e dopo quel coming out mi sento veramente libero ed è straordinario”.

Jankto, successivamente, ha parlato anche di suo figlio: “Io vado a proteggere anche la mia ex moglie, poi per quello che fanno gli altri non posso fare più di tanto. Lui ora ha 3 anni e mezzo e spero che quando ne avrà 7/8 ci sarà più libertà”.

Il classe ’96 ha poi risposto così ad una domanda molto particolare: “Altri calciatori omossessuali? Tanta gente ha paura di mettere “fuori” quella cosa. Anche questa gente io vorrei aiutare. Il mondo del calcio è un po’ omofobo? Sicuramente un po’ sì”.

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