Pantaleo Corvino ha una prerogativa: andare oltre le apparenze. Scovare talenti e garantire futuro a pedine insospettabili. I colpi migliori.
Pantaleo Corvino è uno dei maggiori esempi dirigenziali del calcio moderno. Molto più di un semplice responsabile dell’area tecnica: a Lecce ha costruito qualcosa di importante e fondamentale. Una filosofia di business ma anche di capacità che incentiva non solo la parte economica, ma anche e soprattutto il lato professionale e umano dei calciatori. La parabola Baschirotto è un esempio, ma non è l’unica nella carriera di un uomo che ha dato tutto e continua a dare ogni cosa per il calcio e chi lo popola. I singoli. Non solo Puglia, ma anche Toscana: le imprese fatte con la Fiorentina sono sotto gli occhi di tutti.
A lui si devono intuizioni e arrivi di un certo calibro. Iniziando da Sebastian Frey, fino ad arrivare a un certo Adrian Mutu, voluto anche all’estero grazie alla spinta di Pantaleo. Economia, ma anche grande acume. Binomio imprescindibile negli anni scorsi e nel calcio moderno. I soldi sembrano essere tutto, ma molto fa la consapevolezza: inseguire un sogno per renderlo realtà. L’ultima perla del mercato si chiama Ceesay, ma è facile dirlo adesso. Panaleo Corvino c’era arrivato quando ancora intorno al giocatore c’era scetticismo: bruciare la concorrenza passa anche dalla volontà di andare laddove gli altri esitano.
Pantaleo Corvino, le migliori intuizioni
Operazioni come Felipe Melo, Vargas, Jovetic, Vieri, Marchionni e Behrami, oltre ai promettenti Kuzmanovic, Osvaldo, Ljajic e Nastasic hanno incentivato quello che fu un rapporto odi et amo con i Della Valle: perenne disputa su cosa intraprendere e come con il mercato alle porte. Fino alle liti conclusive e ai sorrisi ogni volta che le “profezie di Pantaleo” diventavano realtà. Un uomo che può dire ancora molto e lo farà perchè questo sport – diventato industria – gliene dà modo, maniera e soprattutto possibilità.
Da lui passano i talenti del futuro che diventa presente non appena ufficializza un colpo. Esempio per tutti quelli che ritengono il calcio un sistema morto: Corvino riesce a rendere spendibile qualunque talento. Ammesso che abbia una buona base. Al resto ci pensa lui, con quali risultati è sotto gli occhi di tutti. Chiedere a Mirko Vucinic, da Lecce a Roma, passando per l’Arabia Saudita: un uomo, mille volti. Esattamente come le gioie che ha regalato agli estimatori. La massima espressione a Torino, sponda Juve, ma l’attaccante montenegrino il periodo leccese lo ricorda con particolare soddisfazione. Uno dei motivi è proprio Pantaleo Corvino.