Marko Arnautovic ha avuto un inspiegabile calo di rendimento dopo l’addio di Mihajlovic: il crollo preoccupa i tifosi del Bologna.
Il Bologna sta facendo una grande stagione e può vantarsi di condividere il settimo posto con la Juventus, penalizzata però di 15 punti. La salvezza è già in tasca per i rossoblù che possono addirittura sognare l’Europa dopo le ultime vittorie. Un momento positivo che però si scontra con le difficoltà di Arnautovic, diventato sempre più un caso dopo l’addio di Sinisa Mihajlovic.
La stagione di Arnautovic è partita nel migliore dei modi ma ha avuto un improvviso calo nei mesi successivi. Un calo di rendimento inspiegabile, certificato da numeri abbastanza eloquenti, che potrebbe nascondere un disagio più profondo del giocatore. La tesi inizia a diventare sempre più credibile dopo la notizia del nuovo infortunio che lo fermerà per le prossime partite.
Il 33enne austriaco, dopo aver saltato per squalifica il match con la Sampdoria, a causa di un evitabile giallo rimediato per proteste, allungherà la sua assenza a causa dell’ennesimo problema fisico. Nello specifico una lesione muscolare all’altezza dell’anca destra che lo renderà indisponibile per le gare con Inter e Torino puntando a rientrare l’11 marzo con la Lazio.
Bologna, Arnautovic in piena crisi: i numeri non mentono
Per un certo periodo, a inizio campionato, Arnautovic è stato il capocannoniere della Serie A prima di eclissarsi tutto d’un trattato. Nelle prime sei giornate aveva segnato altrettanti gol, tanto da essere comprato anche ad alto prezzo al Fantacalcio, ma poi si è spento e non si è ancora ripreso. Una lunga crisi iniziata guarda caso dopo la scomparsa di Mihajlovic che può aver influito sulle sue prestazioni in campo.
Al contrario di Orsolini, esploso sotto la guida di Thiago Motta, c’è stato una preoccupante flessione per Arnautovic senza il tecnico serbo a cui era umanamente molto legato. La sua morte avrà toccato l’ex Inter più di altri e probabilmente anche le nuove direttive tattiche lo stanno penalizzando.
Non si spiega se no la differenza di rendimento che lo sta ancora vedendo protagonista. Dall’arrivo del nuovo allenatore, precisamente alla settima giornata, il classe ’89 ha smesso di segnare a raffica realizzando soltanto due reti con Lecce e Sassuolo in 17 partite di cui 8 fuori per indisposizione. E’ questo l’altro aspetto che allarma perché, oltre alle cattive prestazioni, sono arrivati i problemi fisici a fare il resto e con cui questi dati peggioreranno nelle prossime settimane per il disperazione dei suoi fantallenatori.