Arbitro sospeso dall’AIA, la “colpa” è di TikTok. Il giovane fischietto è accusato di aver violato a più riprese il rigido regolamento arbitrale
Non era mai accaduto, ma c’è sempre una prima volta. E’ successo qualcosa di assolutamente inedito e alquanto curioso, un provvedimento destinato a far discutere e che ha già scatenato polemiche contro chi dirige il settore arbitrale nel calcio italiano. “Sospensione dall’attività fino a giugno 2024“. Un giovane e brillante fischietto, Alessandro Iuliano, arbitro della Sezione di Mestre, non potrà rientrare in campo prima dell’estate del prossimo anno.
Circa nove mesi fa, a maggio del 2022 è stato punito con un provvedimento di inibizione per 5 mesi, a novembre gliene sono stati aggiunti altri 18. Il motivo? Alessandro ha violato il regolamento interno dell’AIA, pubblicando dei video su uno dei social più frequentati dai giovani, TikTok. Quella di Alessandro Iuliano è una storia molto simile a quella di tanti giovani fischietti che fin da bambino sognava di dirigere le partite di calcio, più che giocarle.
Arbitro sospeso dall’AIA: tutta colpa di TikTok
Iuliano dunque ha iniziato il percorso della gavetta come altri suoi giovani e aspiranti colleghi. Un cammino lunghissimo, quasi interminabile: Esordienti, Giovanissimi, Juniores e Terza Categoria, Alessandro arriva in Prima Categoria e poi si ferma a causa della pandemia: “Stavo per andare in Promozione, sono stato fermato sul più bello – spiega -. Il lockdown, però, ci ha permesso di apprezzare il valore dei social network“.
Nel 2020, Iuliano si allena per tenersi in forma e studia per gli esami della Facoltà di Filosofia. Nel tempo libero si diverte su TikTok e, su suggerimento di un amico, apre il suo account personale con il nickname di “Arbitrino“. Il rientro in campo era previsto per lo scorso ottobre, però Alessandro è stato nuovamente fermato: il provvedimento più recente prevede 18 mesi di stop. “Non contesto la decisione, perché c’è un regolamento che parla chiaro“.
Ai tesserati infatti non è concesso “fare dichiarazioni pubbliche in qualsiasi forma, anche a mezzo di siti internet, che attengano a gare dirette da ogni associato, salvo espressa autorizzazione del Presidente dell’Aia“. E non si può “rilasciare dichiarazioni pubbliche in qualsiasi forma, attinenti gli aspetti tecnici ed associativi dell’Aia“. Il 23enne, oltre a commentare gli episodi di Serie A, raccontava sul suo canale ogni sfaccettatura della vita da arbitro, dai corsi di formazione ai vari step da seguire nel giorno del match.
Incassato il colpo della nuova sospensione, Alessandro è tornato a postare video su TikTok: “Ho deciso di raccontare quello che mi sta succedendo, perché è giusto che tutti sappiano come è strutturato il mondo degli arbitri – conclude Iuliano -. Oggi i social network sono fondamentali, l’Aia potrebbe sfruttarli per confrontarsi con i tifosi. Tra i fan e gli arbitri esiste ancora una barriera, che con internet può essere finalmente abbattuta”.
@arbitriamotiktok_ Voi cosa ne pensate? Secondo voi ha senso come vicenda? 🙄 #calcio #tiktokcalcio #arbitro #aia #arbitrino ♬ All Around the World(La La La) – R3hab / A Touch of Class