Sampdoria-Bologna è anche la partita della commozione: chiedere a Soriano che al termine del match non riesce a trattenere le lacrime.
Alcune partite sono come cartoline ingiallite. Non importa quante volte vengano disputate, daranno vita sempre a ricordi indelebili. Talvolta sono Derby, altre volte semplici confronti, ma al cuor non si comanda e soprattutto determinate emozioni non si frenano: il calcio è questo. Una serie di stati d’animo che si mescolano fin quando l’arbitro non fischia. Poi c’è anche la parte economica.
Impossibile, comunque, pensarlo soltanto come un lavoro, per i giocatori infatti è sempre un privilegio. Se lo è ricordato Soriano, attaccante ex Sampdoria che ha rincontrato i blucerchiati con il Bologna. Quella parte di Genova, ultimamente, è molto sensibile: prima Mihajlovic e poi Vialli, perdere due icone in così poco tempo. Impossibile restare indifferenti. Impassibile non resta nemmeno Soriano che, contro i blucerchiati, segna e si ricorda del recente passato.
Sampdoria-Bologna, Soriano non trattiene le lacrime: il motivo è speciale
Quello con Sinisa che lo ha rilanciato come attaccante proprio a Genova. Il caso ha voluto che l’ex Lazio, ora in un posto migliore ma lontano da chi ama, lunedì avrebbe compiuto 54 anni. Tanta vita aveva davanti, ma ora chi gli vuol bene può solo guardare indietro. Così fa Soriano che segna e il gol lo dedica a lui, poi nel post partita scoppia a piangere: troppa l’emozione di fronte alle telecamere.
Ancora più toccanti le sue poche parole: “Voglio pensare che questo gol sia arrivato anche grazie a Sinisa. In questo stadio dove tanti sono stati i momenti belli passati uno accanto all’altro”. Mihajlovic resta un campione indimenticato: non solo per quello che ha fatto in campo, ma anche per la sua battaglia contro la malattia. Una lotta che, in parte, l’ha riportato sui campi di calcio: in panchina sempre e comunque, perchè il suo parere era fondamentale.
Prima Samp, poi Bologna le squadre dove ha lasciato il segno in panchina. Poi – più largamente – da giocatore Lazio, Roma e Inter: in Sinisa tutto era intenso, nel bene e nel male. Senza sconti, ma con tanta tenacia e un cuore grande. Lo spot per la prevenzione, i controlli, la disciplina – negli spogliatoi e in partita – un esempio da seguire Sinisa. Per questo Soriano non trattiene l’emozione, perchè sembra di averlo ancora davanti agli occhi. Un ultimo consiglio, un ultimo sorriso, magari dopo il gol partita. Un applauso – da chissà dove – sarà arrivato.