Il Napoli è inarrestabile ed il tecnico non trattiene la gioia: l’aeroplanino di Luciano fa impazzire i tifosi
Altro giro, altra vittoria: i partenopei volano momentaneamente a più 18 dall’Inter seconda in classifica, che stasera affronterà a San Siro l’Udinese. Il Napoli nell’anticipo della 23esima giornata di Serie A ha battuto in trasferta il Sassuolo (0-2). In gol per i napoletani i soliti Kvaratskhelia (12′), Osimhen (33′). In particolare la marcatura che ha aperto le danze ha fatto impazzire di gioia i tifosi azzurri… ed anche l’allenatore.
Appena il georgiano ha gonfiato la rete, Luciano Spalletti ha festeggiato in modo insolito: il mister del Napoli si è lasciato andare ad un’esultanza già conosciuta nel mondo del calcio. Il toscano ha deciso così di imitare Vincenzo Montella mimando il gesto del celebre ‘aeroplanino‘. Una reazione inaspettata ma che ha rievocato numerosi ricordi tra due ex compagni di squadra, divenuti oggi colleghi. Nonostante le carriere diverse i due hanno avuto molto a che fare in passato, soprattutto a Roma.
Spalletti-Montella, gli inizi dell’amicizia
Era l’Empoli di Guidolin, ma nel ’94 è diventato quello di Spalletti: in quegli anni hanno fatto parte della stessa rosa, Luciano era l’esperto alle prese con la sua ultima esperienza da calciatore, Vincenzo il giovane e promettente attaccante agli inizi. La loro conoscenza è iniziata lì, poi non sono mancati confronti da colleghi in Serie A con annesse dimostrazioni di stima ed anche una breve parentesi alla Sampdoria, nel ’98, prima del trasferimento nella Capitale del centravanti (dove si sono ritrovati più avanti).
Non sono soltanto due tecnici che si sono affrontati più volte in carriera, tra loro c’è un legame di affetto: “Siamo colleghi, ma anche amici. Conosciamo i pregi e i difetti l’uno dell’altro: sarà un piacere incontrarlo“, diceva Vincenzo Montella nel 2016 alla vigilia della sfida dell’Olimpico tra la sua (allora) Sampdoria e la Roma al tempo allenata da Luciano Spalletti.
E quello in giallorosso è un passato che hanno in comune: l”aeroplanino’ è stato prima giocatore e poi allenatore del club romanista, passando per un’esperienza nelle giovanili, mentre il toscano ha guidato la Roma in due occasioni, intervallate dall’avventura allo Zenit San Pietroburgo: la prima dal 2005 al 2009 e l’altra nella stagione 2016/2017. Tra i due i rapporti non sono sempre stati idilliaci quando erano a Trigoria eppure il rispetto non è mai mancato e le dichiarazioni rilasciate da entrambi nel corso degli anni hanno sempre evidenziato il forte legame che li unisce.