Un gol fantascientifico, da extraterrestre, quello messo a segno da Osimhen contro il Sassuolo: ecco la percentuale che terrorizza l’Eintracht
Venti vittorie, due pareggi e un solo ko: sono le coordinate di uno scudetto ormai certo, blindato, in cassaforte, anzi, di più, nel caveau di Fort Knox dove si trova lo “United States Bullion Depository“, i depositi delle riserve monetarie e di quelle auree degli Stati Uniti d’America, considerati i più inaccessibili al mondo tanto da essere stati una delle location del cult movie “Agente 007 – Missione Goldfinger“, terzo capitolo della saga di James Bond cui dà il volto il suo più iconico interprete, il compianto Sean Connery.
Con il trionfo in quel di Reggio Emilia contro il Sassuolo, il settimo di fila dopo il ko di “San Siro” alla ripresa dopo la lunga pausa per i Mondiali in Qatar, il sempre più strepitoso Napoli di Luciano Spalletti si è di fatto cucito sulla maglia lo scudetto, il terzo della sua quasi centenaria storia.
Altra dimostrazione di superiorità degli azzurri contro un avversario, i neroverdi, che storicamente è sempre stato un ostacolo arduo da superare come certificano gli ultimi due precedenti prima del match di ieri sera, 3-3 e 2-2, con i partenopei sempre rimontati nei minuti finali.
Osimhen, gol da marziano: solo lo 0,018% di possibilità di fare gol
Sugli scudi ancora una volta, manco a dirlo, i “gemelli del gol” del Napoli, al secolo Khivcha Kvaratskhelia e Victor Osimhen, che hanno firmato il 2-0 che ha steso gli emiliani. Non solo due gol di rara bellezza ma anche due perle che sono un meraviglioso compendio delle rispettive qualità tecniche dei due “dioscuri azzurri“.
Il georgiano ha aperto le danze con un entusiasmante “coast to coast“, un’inarrestabile progressione partita da centrocampo: Kvara è sgusciato via in dribbling a un avversario, poi ha resistito al tentativo da tackle da dietro di un altro neroverde prima di “spiazzare” Consigli. Un gol, senza essere blafemi, alla Kvara…dona.
Eppure, è stato il raddoppio firmato da Osimhen a lasciare a bocca aperta: il nigeriano, da posizione defilata, ha sfondata la rete dei padroni di casa indirizzando la sfera in un microscopico, quasi invisibile, pertugio tra la gamba dell’estremo difensore emiliano e il palo. Un gol da fantascienza visto che ha reso possibile l’impossibile: infatti, è stato stimato che il nigeriano aveva solo lo o.018% di chance di fare gol!
Insomma, un gol che da un lato conferma una delle più note massime di un grande del calcio, il compianto Vujadin Boskov, “un grande giocatore vede autostrade dove gli altri vedono solo sentieri“, e dall’altro è un messaggio che terrorizza l’Eintracht: anche per loro fermare il nigeriano sarà quasi una mission impossible.