Il domani di Josè Mourinho è appeso ad un filo. Dalla Francia chiamano, e la prossima settimana può essere decisiva per il futuro della Roma.
Cammino a singhiozzo per la Roma di Josè Mourinho. La squadra corta e le poche soluzioni dalla panchina obbligano la società giallorossa a profondi ragionamenti in vista del futuro. Anche la sconfitta maturata nei minuti finali contro il Salisburgo ha messo in luce tutti i limiti della squadra capitolina.
La trasferta in terra austriaca poteva trasformarsi in uno scenario ancora più negativo quando Paulo Dybala ha dovuto lasciare il campo antizempo. Nonostante la nebbia di negatività, la notizia dell’esito degli esami ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutto l’ambiente romanista.
L’argentino, infatti, non ha riportato alcuna lesione al flessore della gamba sinistra, ma solo un sovraccarico muscolare. Paulo si è quindi fermato in tempo, conoscendo fin troppo bene i segnali del suo corpo. Difficile vederlo in campo contro il Verona nel week end, più probabile che possa rientrare in vista del match da dentro o fuori di settimana prossima sempre contro il Salisburgo, ma questa volta all’Olimpico.
Roma, Mourinho e le sirene dalla Francia
I prossimi cinque giorni saranno quindi fondamentali per la Roma. Indirizzeranno e non poco il futuro, non solo del club, ma anche di alcuni dei protagonisti. Vincere contro l’Hellas permetterebbe di alimentare il sogno di un piazzamento nei primi quattro posti, ma la Champions potrebbe essere raggiunta anche proseguendo il cammino in Europa League: ecco perché la sfida di giovedì prossimo è fondamentale.
Traguardi dal quale passano anche i destini di Paulo Dybala e Josè Mourinho. L’allenatore portoghese è stato accostato, dai media francesi, alla panchina del PSG in vista dell’anno prossimo. Il tecnico dovrà però prima pensare ad invertire il trend negativo del periodo: la Roma nelle ultime 5 ha vinto soltanto una partita (contro l’Empoli). Poi un pari e tre sconfitte cocenti con Napoli, Cremonese e, appunto, Salisburgo.
La ricca formazione parigina vorrebbe portare lo Special One sulla panchina affidandogli pieni poteri nella gestione di un gruppo pieno di talento ma anche di egocentrismo. L’esperienza di Mourinho nel far coabitare tanti campioni sarebbe l’ideale per una squadra che, nonostante gli ingenti investimenti degli ultimi anni, ancora non riesce ad imporsi come dovrebbe sul palcoscenico europeo. La Roma quindi trema di fronte a questa ipotesi. Ma tutto è in realtà ancora da scrivere. Già al termine della prossima settimana si potrà avere un quadro ben più delineato della situazione.
