La lite tra Barella e Lukaku ha fatto scalpore ma non è niente in confronto all’episodio di Ibrahimovic: cosa è successo a Milanello.
Sono giorni tesi in casa Inter, in particolare per Barella e Lukaku finiti nel mirino della critica per la loro accesa lite in campo durante il match con la Sampdoria. Il duro screzio tra i due compagni di squadra non è piaciuto ai tifosi, soprattutto alla luce del deludente risultato, ma è ridimensionato all’incredibile episodio con protagonista Ibrahimovic a Milanello.
A distanza di qualche giorno dall’accaduto fa ancora discutere il diverbio avuto tra Barella e Lukaku nella trasferta di Marassi. Sono scene che si possono vedere su un campo di calcio ma raramente a questi livelli, in particolare nel corso di una partita. In questo caso inoltre le parole dell’attaccante belga sono state prontamente catturate dalle telecamere, finendo subito in mondovisione e facendo più effetto.
Non è la prima volta che il centrocampista nerazzurro si sbraccia verso i compagni, manifestando platealmente il suo disappunto per la scelta sbagliata o un errore di quest’ultimi. Un vizio che secondo molti dovrebbe togliersi perché non fa altro che aumentare il nervosismo in campo e alcuni, come l’attaccante belga, potrebbero reagire male e replicare a muso duro peggiorando la situazione.
Ibrahimovic, scoppia la rissa in allenamento: cosa è successo
La stampa e i tifosi dell’Inter sono rimasti sorpresi dall’infuocata vicenda di Barella e Lukaku. Un attrito che ha condannato lo stesso Inzaghi e sui la società potrebbe prendere dei provvedimenti. La vicenda però, seppur abbastanza grave, non è nulla in confronto a quanto successo durante un allenamento del Milan dove scoppiò un finimondo.
Correva l’anno 2010 quando un Ibrahimovic più giovane, alla prima esperienza in rossonero, stuzzicò non solo a parole un compagno ma poco dopo si alzarono le mani a vicenda. Una rissa furibonda con un altro colosso come Ogochi Oniewu che fece vivere attimi di spavento a tutta la squadra perché qualcuno avrebbe potuto veramente farsi del male.
Tutto iniziò da una battuta dello svedese che stuzzicò il difensore americano, un armadio di 193 cm per 91 kg. Il secondo rispose alla provocazione zittendo il “rivale” che provò due volte a colpirlo in situazioni di gioco e, quando venne sfiorato dalla sua spalla, gli rifilò una testata. Il gesto del centravanti rossonero portò alla colluttazione tra i due giganti tra calci, pugni e ginocchiate come se fossero in un ring.
Una violenta scazzottata che richiese l’intervento di molti giocatori per dividerli, costringendo Allegri a interrompere la seduta. Alla fine quello che uscì più malconcio fu il fenomeno di Malmö, a cui si ruppe una costola, anche se come scritto nel suo libro se il duello fosse andato avanti sarebbe stato lui a mettere al tappeto il compagno uscendo vincitore dal campo.
