Un agghiacciante retroscena svela il beffardo destino di Christian Atsu: ecco perché si sarebbe potuto evitare il dramma del calciatore ghanes
Aumenta di giorno in giorno il bilancio complessivo del devastante terremoto che ha colpito 11 giorni fa la Turchia e la Siria: ad oggi le vittime accertate sono 41 mila. Immenso il dolore per un’immane tragedia a cui si aggiunge lo strazio per le migliaia di dispersi che ancora mancano all’appello.
Proprio ieri è stato ritrovato il corpo esanime di Angelo Zen, il consulente orafo vicentino che quando si è verificata la fortissima scossa tellurica si trovava a Kahramanmaras, la città turca di un milione di abitanti epicentro del sisma e rasa al suolo dalla scossa, in quanto all’indomani avrebbe dovuto incontrare un socio turco per discutere di lavoro.
Nonostante le iniziali indiscrezioni circa il suo ritrovamento, seppure ferito ai piedi, non si hanno ancora notizie di Christian Atsu, il calciatore di proprietà dell’Hatayspor e con un passato in Premier League con la maglia blue del Chelsea, che al momento della scossa di magnitudo 7.8 si trovava in un albergo. Cresce, pertanto, l’angoscia per la sorte del calciatore ghanese il cui dramma si arricchisce ora di un retroscena da far gelare il sangue.
Atsu, destino beffardo: “Il volo era alle 23, ma dopo aver segnato ha annullato il biglietto: alle 4 c’è stato il sisma”
“Il terremoto è avvenuto nel suo giorno più felice. Aveva un volo alle 23 ma ha annullato il biglietto. Poi alle 4 del mattino c’è stato il terremoto. Una tragedia”, l’amaro commento del dirigente dell’Hatayspor alle “sliding doors” di Christian Atsu.