Lazio-Cluj, sarà anche un modo per l’ex portiere dell’Udinese per ritornare a giocare contro una squadra italiana e farsi notare di nuovo.
Diventare un grande calciatore non è mai semplice. Bisogna allenarsi tanto, non perdere mai l’obiettivo e dare sempre il massimo in qualsiasi momento. Dimostrare di essere un professionista integerrimo dove, la cura del proprio corpo e le grandi prestazioni, sono al primo posto rispetto alla gloria personale e ai ricchi compensi economici. Discorsi non semplici da fare, soprattutto in un periodo dove principi e valori vengono sempre di più veno, lasciando posto all’avidità.
Non è certamente il caso di Simone Scuffet, ex portiere dell’Udinese. Ebbene sì, colui che tutti designarono come il nuovo “Buffon”. Colui che, dopo un solo anno di Serie A, decise di rifiutare l’offerta dell’Atletico Madrid pur di rimanere al club friulano e continuare la sua crescita come calciatore professionista. Peccato, che il suo percorso non sia stato di crescita ma di decrescita.
Lazio-Cluj, vi ricordate di Scuffet?
Per quanto il 26enne friulano sia ancora giovane e abbia ancora le possibilità di ritornare in Serie A e dimostrare ancora a tutti e le sue immense qualità. Dopo quel rifiuto al club spagnolo, per il portiere italiano è iniziato un periodo difficile, fatto di annate discrete ma anche di annate meno buone. Troppi i cambi di squadra e poca la fiducia ricevuta negli anni. Udinese, Como, Kasimpasa, Spezia, Apoel e ora Cluj.
Troppi club per un calciatore che sarebbe potuto diventare una stella del calcio italiano e il degno sostituto di Buffon. Così purtroppo non è stato e, forse, solo lui potrà spiegare un giorno il motivo per cui il sogno non si è avverato. Intanto però si è ritagliato uno spazio importante nel club rumeno dove, in queste prime 20 partite di campionato, ha fatto vedere cose egregie e ora, contro la Lazio, avrà modo di farle rivedere anche al calcio italiano.