Stoccata di Adani all’Inter su Romelu Lukaku: l’insufficiente rendimento del gigante belga è anche colpa di Inzaghi. Ecco il motivo
Anche se i giochi scudetto sono ormai quasi chiusi, con l’inarrestabile Napoli che ha fatto terra bruciata attorno a sé, l’Inter, la sua più immediata (si fa per dire…) inseguitrice, a -15 dagli azzurri, oltre ad aver messo in bacheca la Supercoppa italiana superando nel “derby d’Arabia” i cugini rossoneri, è ancora impegnata su tre fronti. Oltre al campionato da onorare con la conquista di un posto nella prossima Champions (che, comunque, al momento non sembra in discussione) i nerazzurri sono in semifinale di Coppa Italia (contro gli acerrimi rivali della Juventus) e soprattutto la settimana prossima saranno di scena a “San Siro” nell’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Porto.
Eppure, non sono pochi, tra analisti, addetti ai lavori e tifosi, quelli che sono dell’opinione che la Beneamata avrebbe potuto fare molto di più, soprattutto in campionato per il quale di fatto non è mai stata realmente in corsa, con lo scudetto che sin dalle prime battute ha preso la strada per Napoli.
Adani, che attacco all’Inter: “Il deludente rendimento di Lukaku è anche colpa di Inzaghi”
Alla suddetta schiera appartiene anche Daniele, per tutti “Lele”, Adani, ex calciatore, tra le altre, dell’Inter e oggi apprezzato opinionista televisivo: “Il grande cammino del Napoli non deve far dimenticare le “mancanze” di chi sta dietro. Non credo che l’Inter rischi il posto tra le prime quattro ma non può certo dirsi soddisfatta di quello che sta facendo: 6 sconfitte in 22 partite, i pareggi contro Monza e Sampdoria...”.
Recriminazioni e rammarico alimentati dall’insufficiente rendimento di Romelu Lukaku, fermo al gol, alla prima giornata di campionato, contro il Lecce e a quello contro il Viktoria Plzen in Champions, frenato sì dal lungo infortunio ma lontano anni luce da quell’uragano che travolgeva gli avversari ammirato due anni fa, con Antonio Conte in panchina. Ebbene, anche in questo caso Adani non fa sconti.
Partendo dal presupposto che “Big Rom” non è nato campione e che, quindi non ha le giocate e i movimenti naturali degli attaccanti talentuoso, “il suo calcio non può prescindere dalla forma fisica e dal lavoro settimanale. Quando Lukaku sta bene, cresce anche in autostima e quindi nella tecnica, persino nel dribbling. Ma quando sta male diventa un giocatore normale, che fatica“.
Tuttavia, per Adani, le deludenti performance di Lukaku sono anche figlie del fatto che “Big Rom” non è più al centro del gioco dell’Inter, con i compagni che gli aprono gli spazi consentendogli così di mandare costantemente in fibrillazione gli avversari, come quando in panchina sedeva l’attuale tecnico del Tottenham.
Motivo per il quale Adani chiama in causa Simone Inzaghi: “Mi aspetto che anche l’attuale tecnico nerazzurro trovi il modo per incidere sulle performance di Lukaku. Come dico sempre, quando un giocatore di livello non rende secondo le attese, la colpa va condivisa anche con la guida tecnica“. Insomma, nell’intervista concessa al “Corriere dello Sport” un Lele Adani senza peli sulla lingua.