Conte e la stoccata alla Serie A: “In Premiere League…”. Il tecnico del Tottenham alla vigilia del match di Champions contro il Milan
Dei tre ottavi di Champions League che vedono impegnate le squadre italiane rimaste in corsa, la sfida tra Tottenham e Milan è senza dubbio la più impegnativa e difficile, almeno sulla carta. Un po’ per il momento non esaltante attraversato dai campioni d’Italia e un po’ per la forza degli Spurs, il pronostico dell’incrocio tra londinesi e rossoneri appare quanto mai incerto.
A fare la differenza a favore della squadra di Stefano Pioli potrebbero essere le pesanti assenze a cui deve fare fronte il Tottenham: l’intero centrocampo titolare è fermo ai box causa infortuni. Un problema enorme per Antonio Conte che però, sia per carattere che per consapevolezza della forza della propria squadra, si dice sicuro di assistere a una grande prestazione dei suoi domani sera sul terreno del Meazza.
Conte, che stoccata alla Serie A: “La Premier League è tutta un’altra cosa”
Nel corso della conferenza stampa di presentazione della sfida contro il Milan organizzata dall’UEFA, l’allenatore salentino si è detto particolarmente emozionato a tornare nello stadio in cui un anno e mezzo fa vinse l’ultimo campionato della sua carriera, guidando l’Inter alla conquista del diciannovesimo scudetto della sua storia. Ma ad un certo punto nel sottolineare le differenze tra la Serie A e la Premier League, Conte ha tirato una vera e propria stoccata al nostro campionato.
Non prima però di tracciare un parziale bilancio sull’ultimo anno trascorso da allenatore del Tottenham: “Eravamo riusciti a trovare l’anno scorso una continuità importante, arrivando in Champions League, un traguardo insperato. Quest’anno siamo ripartiti nella giusta maniera ma abbiamo cominciato ad avere infortuni specie nel reparto avanzato. Situazione di alti e bassi“.
Una discontinuità di rendimento che in un campionato come quello inglese rischia di essere letale: “Penso che se vuoi ambire a qualcosa di importante la stabilità è molto importante, non avere alti e bassi. Cerchiamo di lavorare su questo, l’Inghilterra non è l’Italia. Noi siamo più centrati su questo punto di vista mentre in Premier League non è così facile mantenere la concentrazione in ogni partita“.