Champions, Italians do it better: il curioso dato sugli allenatori

Il curioso dato che impreziosisce la Champions League: 5 allenatori su 16 sono infatti di nazionalità italiana, ecco i nostri segreti.

Che gli allenatori italiani siano tra i migliori a livello di preparazione tattica e di gestione del gruppo non è di certo una novità. La scuola italiana, infatti, è invidiata in tutto il mondo e molti stranieri passano dai centri sportivi del nostro paese per scoprire i segreti che si celano dietro a tanta competenza.

Lo dimostra anche un semplice ma significativo dato: ben 5 allenatori su 16 agli ottavi di finale di Champions League sono di nazionalità italiana. Una grande dimostrazione di come questo ruolo “l’italiano lo faccia meglio”.

Champions League, il dato sugli allenatori

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro il Tottenham, anche Stefano Pioli ha voluto evidenziare questa curiosità e dare la sua opinione. “Ancelotti è un totem ma lo sono anche Conte, Spalletti. Tantissimi allenatori bravi, abbiamo una buona scuola e caratteristiche importanti”.

Ancelotti
Ancelotti guida la schiera di allenatori italiani agli ottavi di Champions League (TVPlay)

L’Italia sarà infatti la nazione più rappresentata, dal punto di vista degli allenatori, della fase finale della Champions League. Ci saranno quindi Ancelotti, Conte, Inzaghi, Pioli e Spalletti, nonostante le squadre italiane siano tre. Solo la Juventus non è riuscita ad accedere alle fasi ad eliminazione diretta della principale competizione europea. Con lo stesso numero di allenatori c’è anche la Germania che ne conta proprio 5: si tratta di Klopp (Liverpool), Nagelsmann (Bayern Monaco), Rose (Lipsia), Schmidt (Benfica) e Terzic (Borussia Dortmund).

Due scuole differenti ma altrettanto molto competenti. Il calcio italiano vive infatti di grandi tatticismi e forte tradizione. Non è un caso che i nostri allenatori siano comunemente ritenuti i migliori nel preparare le partite dal punto di vista tattico. I tedeschi, invece, sono più all’avanguardia, con un occhio rivolto costantemente al futuro e con l’idea di un calcio veloce, di transizione e estremamente intenso dal punto di vista atletico.

Le altre nazionalità rappresentate sono quella inglese con due allenatori (Scott Parker del Brugge e Potter del Chelsea), quella francese con il PSG di Christophe Galtier, quella austriaca con Oliver Glasner dell’Eintracht Francoforte e infine le due della penisola iberica. Parliamo di Pep Guardiola che tiene alta la bandiera spagnola da tecnico del Manchester City e Sergio Conceição allenatore portoghese che allena in patria il suo Porto. E allora sì, possiamo dirlo chiaro e tondo: “Italians do it better!”

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