Capello distrugge Leao, il paragone fa infuriare: ecco a chi assomiglia

Fabio Capello scomoda un paragone che ha infuriare i tifosi del Milan: ecco a chi assomiglia, per Don Fabio, Rafael Leao

Aggrappandosi al sempreverde Olivier Giroud (match winner contro il Torino) il Milan cerca di restare agganciato al treno Champions. Grazie ai tre punti raccolti contro il Toro i rossoneri non perdono contatto dall’Atalanta e la Roma con le quali condividono il quarto posto in classifica a quota 41 punti, a metà del guado, due punti indietro all‘Inter e due in più rispetto alla Lazio.

Capello paragone Leao
Capello, il paragone che ha infuriare (TvPlay.it)

Se contro i granata sono arrivati i tre punti, non altrettanto può dirsi del gioco, con i rossoneri apparsi ancora in difficoltà, forse, per non aver ancora metabolizzato la doppia scoppola della manita subita in casa dal Sassuolo e dal secondo derby della Madonnina perso a distanza di pochi giorni.

Tuttavia, a non far dormire sonni tranquilli ai tifosi rossoneri è soprattutto il rendimento di Rafael Leao che, da quando è ritornato dal Mondiale, è l’ombra del giocatore che nella passata stagione con i suoi guizzi e i suoi gol ha trascinato il Milan allo scudetto.

Capello distrugge Leao, il paragone con Zaniolo fa infuriare

Insomma, in questo 2023 il portoghese si sta rivelando una spina nel fianco dei suoi tifosi più che degli avversarsi, più croce che delizia della tifoseria rossonera. Eppure, un grande ex del Milan, Don Fabio Capello, ai microfoni di Radio Rai, ha spezzato un lancia in favore di Leao, con tanto di sua investitura a fenomeno: “Anche se non è quello dell’anno scorso, Leao è sempre un fenomeno. Non si può lasciarlo fuori, è imprescindibile per il Milan“.

Capello Leao Zaniolo
Capello: “Leao come Zaniolo” (TvPlay.it)

Ma dopo le parole al miele, ecco la stoccata che fa infuriare per un irriverente paragone, a conferma che non solo gli scorpioni ma anche i grandi ex del Diavolo hanno…il veleno nella coda: “In questo momento, forse come Zaniolo, Leao è mal consigliato. Ha la testa da un’altra parte: ai contratti. Bisognerebbe parlargli, ma metterlo fuori non serve e non lo aiuta. Anzi, lo fa diventare più triste: lui deve sentirsi importante ed essere aiutato anche dai compagni di squadra.

Poi, Don Fabio ha corretto il tiro ribadendo che il valore del portoghese non si discute: “Ci sono problemi economici importanti, c’è questa penale da 17-18 milioni di euro che lui deve pagare e nessuno vuole pagare. Tuttavia lui e Theo Henandez sono giocatori che fanno la differenza, hanno qualcosa di più rispetto agli altri.

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