Kessié-Inter è una pista ancora concreta per giugno: alcuni fattori rendono oggi l’operazione più facile rispetto al passato
A gennaio si era parlato, e diverse fonti lo avevano fatto con cognizione di causa, di uno scambio tra Inter e Barcellona che avesse come protagonisti Marcelo Brozovic da una parte e Franck Kessié dall’altro. Un’operazione che probabilmente conviene ad entrambi i club dal punto di vista economico, ma ancor di più sul lato tecnico, guardando alle necessità dei due allenatori.
Alla fine, però, non se n’è fatto nulla, anche – forse – per non mettere in difficoltà i due giocatori nell’inserimento a fine stagione. E per non rischiare probabilmente anche di modificare i sottili equilibri, avendo poco tempo per studiare un nuovo assetto che metta nelle giuste condizioni due giocatori che vivono in un reparto complesso (e spesso decisivo) come il centrocampo.
Questa mattina, però, tutti i principali quotidiani sportivi italiani hanno rilanciato la possibilità che l’ivoriano ex Milan torni in Italia, a giugno, dall’altra sponda della città. Una pista sulla quale, ora più di più di prima, il club nerazzurro crede molto. E gli ultimi sviluppi fanno davvero credere che Kessié possa vestire la maglia dell’Inter a partire dall’estate del 2023.
Dalla questione tecnica agli “alleati” dell’Inter: perché Kessié può arrivare in estate
Il destino del ventiseienne di Ouragahio sembra ancora una volta legato a quello di Brozovic, e l’idea che porta allo scambio resta viva nei pensieri di entrambe le società. Eppure, lo riporta della Gazzetta dello Sport, è anche possibile che le due operazioni vivano di vita propria. Anzi, tra i dirigenti dell’Inter si fa strada addirittura lo scenario che l’ex Milan ed Atalanta arrivi indipendentemente da ciò che farà Brozovic.
Questo perché l’agente George Atangana ha iniziato un concreto lavoro di mediazione, riallacciando i contatti con Marotta e co., ed anche facendo capire al Barcellona che – con un minutaggio così basso – la permanenza del suo assistito in Catalogna ha i minuti contati. Una fattore importante, a favore dell’Inter, è proprio la volontà del giocatore. Che, tra le altre cose, potrebbe anche accettare un ingaggio ridotto, rispetto agli attuali 7 milioni. Oppure, con la formula del prestito, potrebbero anche arrivare a contribuire al suo stipendio – almeno in parte – i blaugrana.
Infine, ci sono anche motivazioni legate al campo che rendono l’operazione conveniente per il giocatore e per l’Inter per quanto riguarda strettamente il campo. Kessié tornerebbe, in fondo, in un campionato nel quale ha dimostrato già di poter fare la differenza. In un centrocampo, peraltro, di assoluto livello, che è un po’ il sogno di Simone Inzaghi. Se Brozovic rimanesse, considerata la presenza di Calhanoglu e Barella, si creerebbe potenzialmente letale con uno capace di poter entrare dalla panchina.
Se anche il croato partisse, invece, il tecnico nerazzurro sa bene di potersi fidare, come vertice basso, proprio di Calhanoglu, che ha dato garanzie già in tante uscite in questa stagione. L’ultimo fattore per la chiusura dell’operazione tra giugno e luglio, poi, può essere proprio il turco, vero e proprio sponsor nell’Inter – come riporta la Gazzetta – nei suoi contatti con l’ex compagno ai tempi del Milan. Nelle prossime settimane ne sapremo evidentemente di più, ma i segnali, stavolta, sono davvero incoraggianti.