Caso Pogba, è giallo alla Continassa: le tappe dell’infortunio del calciatore della Juventus. Tanti interrogativi e pochissime certezze.
Un arrivo in pompa magna. Poi il Pogbagate, con le assurde illazioni del fratello, i marabutti, Mbappé e le indiscrezioni sulla fuga da Manchester United. I fan dei Red Devils sono stati felici di essersi liberati del Polpo Paul, quelli bianconeri erano contenti di riabbracciarlo a casa. Ma più passa il tempo, più si tinge di giallo l’operazione Pogba.
Acquistato a parametro zero, pagato profumatamente 8 milioni netti a stagione, il calciatore francese non ha giocato neanche un minuto con la maglia della Vecchia Signora a causa dell’infortunio che lo tormenta da luglio. Si tratta di una lesione al menisco laterale che l’ha messo KO e non gli ha consentito neanche di ritornare in tempo per il Mondiale in Qatar. In seguito al problema fisico subito durante la preparazione estiva, Paul ha scelto di non operarsi, facendo storcere il naso ai dirigenti bianconeri. A settembre, poi, la decisione: l’operazione al ginocchio destro ad inizio mese e conseguente riposo.
Successivamente all’intervento, Allegri ha ribadito l’indisponibilità del calciatore fino a gennaio 2023. Ma le cose, con il passare dei giorni sono cambiate più volte. I tempi di recupero si sono ristretti, poi allungati, poi ancora ristretti e nuovamente allungati. Con una sola costante: Pogba non è mai sceso in campo.
Infortunio Pogba, le tappe
Appena terminata l’operazione al ginocchio, le prospettive di vedere Paul Pogba in campo prima della fine del 2022 erano molto basse. E in effetti, così è stato. Tuttavia, con il passare delle settimane è cresciuto entusiasmo attorno al giocatore che stava ben rispondendo alle sollecitazioni della riabilitazione. Tant’è che Deschamps aveva fatto il pensiero sulla possibilità di convocarlo in Qatar. L’illusione è durata qualche giorno. Pogba era in ritardo di condizione e non aveva senso velocizzare il processo di recupero, rischiando una grave ricaduta.
Sotto Natale, il centrocampista della Juventus ha lavorato sodo per puntare al ritorno in campo per la seconda metà di gennaio. I tempi si sono un po’ allungati, ma il 29 gennaio Pogba era a disposizione di Allegri – finalmente – e si è seduto in panchina per la gara persa contro il Monza. Il tempo di esaltarsi dalla convocazione e assaporare l’erba dalla panchina, il calciatore ha subito un indolenzimento dei flessori. Nuovo KO. Il 2 febbraio arriva l’annuncio di questo stop causato dagli sforzi fisici. Allegri non sembra preoccupato. I tifosi, però, iniziano a perdere un po’ la pazienza. Paul tornerà contro la Fiorentina o per l’andata contro il Nantes. Si sparge la voce, si crede all’indiscrezione.
Passano i giorni e arriva la fatidica data x per il Polpo. Conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Fiorentina: le cose stanno proseguendo diversamente, la tabella di marcia non viene rispettata. L’infortunio di Pogba è ormai un caso. Tante false speranze di rivederlo in azione, ma il suo fisico non regge agli allenamenti e ha bisogno di altro tempo per riprendersi.
I tempi di recupero si allungano: il nuovo annuncio di Allegri
A poche ore dalla sfida tanto attesa tra la Juventus e la Fiorentina, Massimiliano Allegri ha commentato le condizioni fisiche di Pogba e ha ribadito alla stampa che “Paul non può essere convocato, in questo momento è ai box“. Il tecnico ha anche parlato dei tempi di recupero, per l’ennesima volta: “Non so dirvi quando tornerà, magari tra 20 giorni. Non di certo tra una settimana“.
Niente playoff di Europa League, dunque. L’ex Manchester United tornerà per marzo, forse. Ormai è impossibile indicare una data. Paul non gioca da ormai un anno e prima di rientrare in campo dovrà essere al 100% delle condizioni mentali e fisiche. E’ chiaro che l’atleta non è pronto e non lo sarà nelle prossime settimane. La verità è che sarà davvero una sorpresa vederlo nuovamente convocato e magari anche in campo prima del termine della stagione. Al di là dello stato fisico e degli infortuni, sarà da valutare anche la situazione societaria. E sotto questo punto di vista, nonostante le rassicurazioni di Rafaela Pimenta, il futuro di Pogba sembra piuttosto lontano da Torino.