Luciano Zauri, allenatore ed ex calciatore, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay.
Il momento di Lazio e Atalanta e il calcio italiano. Tanti temi trattati con Luciano Zauri, allenatore ed ex giocatore di biancocelesti e nerazzurri. Queste le sue parole:
SUL SETTORE GIOVANILE – “L’ho visto allenando la primavera a Bologna. C’è un grande numero di stranieri che incide a livello di primavera, 7-8 su 11 sono stranieri. Va da sé che il calcio italiano ha delle difficoltà quando si vanno a non giocare i Mondiali per due volte consecutive. Incide la mancanza di strutture e tecnici preparati. Si guarda più al risultato che alla crescita. Si predilige la fisicità alla cura del talento”
SUI CAMBIAMENTI DEL CALCIO – “Se parto da quando ho iniziato io, che ho esordito del ’97, parliamo proprio di altro. I ragazzi più grandi correvano col walkman, oggi ci sono le cuffiette…la dice lunga. Era un altro calcio. Dal 2003/2004 regole a parte non è cambiato moltissimo. Io son stato fortunato, ho avito allenatori e staff bravissimi. Non è sempre così. Con l’avvento dei social oggi è molto più semplice andare a cercare un talento. Ma cambia molto andare a vederlo sul campo o dal vivo. Non è lo stesso giocatore. Oggi c’è molto più uso della tecnologia rispetto a quando smesso io”
SULLA LAZIO E LE SCELTE DI SARRI – “Un giocatore vederlo la domenica e basta o vederlo la settimana cambia tutto. Basta vedere Luis Alberto. Tutti lo avremmo fatto giocare subito, lui invece lo ha tenuto fermo per quasi 4-5 mesi. Un passaggio a noi sfugge. Allenatore il primo a pagare, sfido chiunque a farsi un torto. Cancellieri? Se non fa giocare un calciatore il motivo c’è. Ogni allenatore ha le sue idee che vanno rispettate. Quando le cose non vanno risponde lui. Lui non ha giocato neanche con l’infortunio di Immobile. Non crede nel giocatore. Mi aspettavo una partenza di Cancellieri. Così non è stato”
SU GOL SEGNATO CONTRO L’OLYMPIAKOS – “Particolare segnare a porte chiuse. Oggi me lo avrebbero annullato con il var, ero in fuorigioco (ride ndr). Se è vero che Lotito mi ha dato tre milioni perché per la Lazio era il primo in Champions sotto la sua presidenza? No, tre milioni in meno perché era in fuorigioco (ride ndr)
SU ATALANTA – LAZIO – “La partita è una partita interessante dal punto di vista tecnico o tattico. Allenatori diversi ma molto interessanti. Stanno facendo la storia del calcio italiano. Gasperini ha ritrovato vecchia maniera di fare calcio, con duelli tutto campo e fisicità. Quest’anno ha stravolto, anche per via degli infortuni. Sono esplosi talenti che stanno facendo le fortune dell’Atalanta. Lazio e Atalanta sono squadre simili come rendimento. La Lazio forse avvantaggiata nel giocare in casa. Vedo partita equilibrata.
SU LUIS ALBERTO E LE DICHIARAZIONI SUL CALCIO ITALIANO – “I calciatori dovrebbero fare i calciatori e non parlare di questioni che non gli competono. Un giocatore che sta facendo bene come lui non vedo perché deve parlare di cose che non sono sue competenze. Che il campionato italiano non sia tra i primi non c’è bisogno che lo dica Luis Alberto. Bisogna cercare di fare il nostro e riportare campioni non solo alla fine ma dall’inizio”
SULLA CHAMPIONS E LA LAZIO – “L’auguro che faccio a Lazio e Atalanta è di arrivare in Champions. Per quanto ha fatto vedere se recupera Immobile e lui segna i soliti gol la Lazio se la può giocare visto la penalizzazione della Juventus e il momento del Milan”