Serie A, Lotito fa sorridere DAZN e Sky: la mossa politica sui diritti tv

La mossa di Claudio Lotito per i diritti tv sorprende tutti: cosa è accaduto in Commissione Senato e quali sono le novità.

Il campionato di Serie A procede dopo la lunga pausa dei Mondiali e adesso entra nel vivo. Il Napoli comanda il torneo praticamente dall’inizio e il percorso dei ragazzi di Luciano Spalletti sembra non incontrare alcun ostacolo. Al di là dei match giocati, però, emerge intanto un dettaglio che riguarda le partite e i rispettivi diritti televisivi per la trasmissione.

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Le novità sui diritti tv, cosa emerge dalla Serie A (TvPlay.it)

Al centro della vicenda emergono di nuovo DAZN e Sky, con tanto di elemento che riguarda proprio Claudio Lotito, presidente della Lazio e anche senatore. La vicenda entra nel dettaglio e adesso c’è anche il via libera da parte della Commissione Senato sull’emendamento proposto.

La mossa di Claudio Lotito

Sky e DAZN potranno mantenere i diritti tv, per quel che riguarda il calcio italiano, fino alla stagione 2025-26. A prevedere tutto ciò è un emendamento contenuto nel decreto Milleproroghe, rilanciato dal vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato. Proprio grazie a Claudio Lotito, infatti, a Palazzo Madama è stato approvato l’emendamento.

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I diritti tv per la Serie A, la mossa di DAZN e Sky (TvPlay.it)

Proprio il presidente della Lazio è il primo firmatario dell’emendamento contenuto nel Milleproroghe. Grazie a questo provvedimento, infatti, sarà possibile prorogare i contratti tv ancora in essere “per un tempo necessario” che non vada oltre la durata totale di cinque anni.

L’attuale accordo assegna tutta la Serie A a DAZN e tre gare a giornata per Sky: si tratta di un elemento concordato nel 2021 che scadrà nel 2024 grazie alla legge Melandri che, infatti, prevedeva una durata triennale. Di fatto è stata modificata questa limitazione, con un emendamento al decreto Aiuti. Così facendo, infatti, la Lega di Serie A potrà vendere i diritti per cinque anni complessivi, così da aiutare gli operatori sul fronte investimenti.

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