Nodo Paul Pogba. I tanti problemi fisici hanno acceso le voci di un probabile addio, ma la posizione della Juventus è molto chiara.
La Juventus non si sarebbe di certo aspettata una situazione simile al momento dell’ufficialità del Pogba bis. L’accordo in estate per il ritorno del francese aveva come obiettivo quello di ridare al centrocampo bianconero maggior qualità ed esperienza internazionale.
Arrivati a metà febbraio, il dato sul ritorno di Pogba è alquanto negativo. Il classe ’93 non ha infatti ancora giocato un minuto ufficiale con la maglia della Vecchia Signora. Sembrava dover tornare a disposizione per la partita contro il Monza, ma un nuovo problema fisico ha frenato gli entusiasmi. Nell’ambiente juventino il malcontento è piuttosto accentuato, tanto che ha girato più volte la voce, addirittura, di un possibile prossimo addio con l’ex Manchester United.
Juventus, il futuro di Pogba
Sicuramente la Juventus si starà interrogando sul da farsi in vista della prossima stagione. Pogba è il calciatore della rosa bianconera più pagato, ma finora non ha ancora giocato un minuto. Di conseguenza è normale che la dirigenza stia portando avanti delle profonde riflessioni.
Anche il giornalista Marco Guidi è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay per parlare del caso Pogba e del suo futuro in maglia bianconer. “Addio di Pogba? Molto complicato. Ha smentito anche la società. Difficile non tanto per la volontà della Juventus ma del calciatore. Ha un quadriennale a cifre importanti. Per rescindere un contratto così lungo servono parecchi soldi. Se il contratto di quattro anni ti dà diritto al decreto crescita dovrai dare al calciatore una cifra sui tre anni. Puoi anche metterti d’accordo, ma devi dare soldi al fisco per il decreto crescita che a quel punto non puoi sfruttare. Non è neanche quel grande risparmio. Pogba dovrebbe rinunciare a tutti i soldi della buonuscita, e mi sembra poco credibile. Poi Pogba avrà orgoglio e sarà spronato”.
In una situazione di profonda crisi economica, con il bilancio juventino che è in passivo di oltre 200 milioni di euro, pensare ad una rescissione del contratto pare un’utopia. Il francese, dal canto suo, dovrà però al più presto cominciare a dare garanzie di tenuta fisica, per una Juventus che ha estremamente bisogno del centrocampista classe ’93 per alzare la propria qualità.