Di Maria-Juventus, il rinnovo è possibile: el Fideo sembrerebbe aver aperto alla possibilità di continuare in bianconero. Gli scenari.
Di Maria non chiude le valigie. El Fideo sembrava destinato a partire dopo questo campionato per tornare in patria, ma l’addio potrebbe non essere così scontato. L’attaccante è arrivato alla conclusione che l’ambiente piemontese gli piace: la Juventus sembrerebbe dargli le garanzie che cerca. Il motivo di questa epifania sarebbe dato dal mancato addio alla Nazionale. L’argentino vede ancora la Seleccion. Per questo ama restare un altro anno in Europa: vuole giocare ancora in un campionato top.
Questo dipenderà dal piazzamento dei bianconeri, oltre che dallo sviluppo delle inchieste che vedono protagonista la Vecchia Signora. Il centravanti, poi, con la Juventus ha un conto aperto: l’anno non è iniziato sotto i migliori auspici. Il problema sarebbe di salute: gli infortuni hanno frenato il calciatore, il quale poi è partito per il Mondiale tornando acciaccato. Tradotto: ha giocato meno del dovuto.
Di Maria-Juventus, il rinnovo è possibile
L’assunto è inoppugnabile, anche per questo el Fideo vorrebbe concedersi un’altra chance con la Juve. L’obiettivo è non lasciare un cattivo ricordo di sé. Tutto dipende dalla permanenza nelle coppe, anche per questo l’ex Real e PSG prende tempo. Numerosi sono gli aspetti ancora da stabilire: non ultimo quello relativo all’ingaggio. Di Maria potrebbe arrivare a un compromesso rispetto all’attuale rendita scegliendo anche una riduzione. L’unica via però è arrivare in fondo in Coppa Italia: sentiero utile che in caso di vittoria garantisce la permanenza in Europa League.
Stesso discorso per Rabiot che dovrebbe resistere alle sirene della Premier League. Gli estremi per farlo ci sarebbero anche: il punto rimane l’approfondimento nelle discussioni contrattuali. La volontà è arrivare a un compromesso reciproco che passa, però, anche dai risultati in campo. Se le inchieste, poi, dovessero prendere un’altra piega, il dibattito verterebbe su altro.
La disponibilità iniziale, però, c’è: un’apertura di entrambi verso l’eventuale permanenza che giova non solo alla squadra ma anche alla gestione societaria. Poter contare sull’affidabilità di due pedine simili cambia la morfologica tecnico tattica del gruppo. L’ultima parola spetta alla classifica prima ancora che ai rispettivi procuratori: l’asso di coppe a garanzia del futuro. La carta più alta è nelle mani dei bianconeri sperando che non si tratti dell’ennesimo bluff.