Cobolli Gigli è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay. Ecco i temi trattati.
SUL CASO SANTORIELLO – “Il ministro Abodi ha detto una cosa che condivido. Il principio di responsabilità vale ovunque. Se una persona fa bene il suo mestiere dovrebbe evitare di cadere in battute goliardico/sportive che vengono vissute male dalla tifoseria juventina. Io non ho dubbi che Santoriello abbia fatto bene il suo lavoro. Sembrerebbe un gesto che dovrebbe fare lui, nessuno lo può obbligare, ovvero il gesto di eliminarsi dal collegio giudicante. La polemica rischia di crescere nel tempo. Sarebbe un gesto nobile per permettere ai suoi colleghi di continuare a fare il loro lavoro con serenità”.
“Di vizi di forma ne sono pieni tutti i processi. Non mi stupirei che questo potesse permettere alla Juventus di riguadagnare i punti in classifica. Non vedo perché non dovrebbe succedere anche per i bianconeri”.
IL LONTANO 2006 – “Siccome io c’ero nel 2006. Andrea Agnelli non era favorevole alla mia presidenza. Quando arrivammo alla prima sentenza di 30 punti e con la retrocessione in Serie B decidemmo di giocarcela e di ribaltare tutto sul campo, avendo come obiettivo quello di rientrare in Serie A. La differenza con adesso è che al momento la Juve si trova penalizzata di 15 punti a metà del campionato. All’epoca noi fummo in grado di ricompattare la squadra e iniziò la Serie B con la determinazione di tornare in Serie A. Questo fu fatto, addirittura con 3 giornate di anticipo. Quello fu un campionato con squadre competitive, vedi Genoa e Napoli. La Juve di adesso deve cercare che i calciatori non vengano coinvolti o inquinati da tutto quello che possono sentire e ascoltare dai tv e i giornali”.
SU POGBA E LA CAMPAGNA ACQUISTI – “Io mi dico tifoso perché credo di esserlo. Ho iniziato a fare il tifo per la Juve quando avevo 6/7 anni. Sono andato avanti con il tifo anche negli alti e bassi della storia del club bianconero. Io sono stato impressionato dal primo periodo di presidenza di Andrea Agnelli perché, dopo la mia presidenza, ha dato il via a stagioni di successi incredibili. Lui decise di prendere Conte e vinse lo scudetto. Perché fece buone cose? Il presidente Agnelli aveva delle persone accanto a lui che gli consigliavano e avevano un alto livello di professionalità. Io parlo e alludo di Marotta, che metteva un freno a Paratici. Poi ci fu l’episodio Ronaldo e io dissi che fu un acquisto sbagliato. Portò l’uscita di Marotta e a quel punto Agnelli prese delle decisioni sbagliate insieme ai nuovi collaboratori, tra tutti Paratici. La campagna acquisti di quest’anno? Io penso che Allegri avesse chiesto calciatori con esperienza e quindi dal punto di vista teorico la scelta di Di Maria e di Pogba erano le migliori. Pogba ha dei problemi con il menisco, come hanno fatto a non accorgersi del suo status fisico? Come mai la Juventus non ha convinto Pogba a operarsi immediatamente dopo l’infortunio? Si sono persi addirittura due mesi. A questo punto è facile dire che sia stato un acquisto sbagliato. Non ci sono stati i presupposti nel prendere le adeguate precauzioni al momento dell’acquisto “.
SU ALLEGRI – “Di giovani allenatori che stanno facendo bene ce ne sono davvero tanti. Io cerco di dire sempre quello che penso. A me piace Allegri, mi è dispiaciuto quando fu presa la scelta di mandarlo via per prendere un allenatore come Sarri, tecnicamente valido, ma incompatibile con la Juventus. Allegri non ha avuto una vita facile e quest’anno si trova in difficoltà. Ha fatto dei gravi errori, tipo di formazione. Ha vinto tanti scudetti. Se non fosse venuto alla Juventus sarebbe andato al Real Madrid. Anche in questo momento in cui tutto ribolle lui assume un atteggiamento pacato, come nelle dichiarazioni. Allegri in questo momento va bene, lui avrebbe un altro anno di contratto. Intanto deve restare in A. Possono esserci altre penalizzazioni. Allegri ha la possibilità di vincere Coppa Italia ed Europa League, se riuscisse a farcela farebbe una cosa davvero straordinaria. E’ necessario dare fiducia all’allenatore. Parlo anche sulla base della parziale soddisfazione di aver visto una Juve contro la Salernitana più determinata della partita giocata in casa con il Monza. La Juve ha creato dei potenziali campioncini, quello va riconosciuto ad Allegri nel mandare avanti il progetto dell’under 23”.
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