Un ex obiettivo del Milan (ma anche di Roma e Napoli) si trova ora al centro di un insidioso caso: potrebbe anche finire in carcere
Ultimamente, neanche dall’estero arrivano buone notizie relative al mondo del calcio. Se in Italia la Juventus è stata infatti già penalizzata per il sistema, ritenuto doloso, messo in piedi per le plusvalenze, appena 48 ore fa è arrivata dall’Inghilterra la notizia che ora anche il Manchester City rischia un destino simile, per aver violato le regole Fair Play Finanziario nazionale.
Ed allo stesso tempo, in Francia, si parla di una possibile denuncia per il presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi. Nelle ultime ore, tuttavia, anche un’altra novità ha scosso la Ligue 1, con una pesante indagine su un calciatore della nazionale francese che potrebbe portare quest’ultimo anche in carcere.
Era un obiettivo per Milan, Roma e Napoli: ora rischia il carcere per evasione fiscale
Le indagini, in realtà, non fanno riferimento a fatti avvenuti in Francia, bensì in Spagna. È finito infatti nuovamente nell’occhio del ciclone l’ex bomber del Siviglia, oggi al Monaco, Wissam Ben Yedder. L’accusa, si apprende, è di evasione fiscale, risalente proprio alle annate in cui l’attaccante era in terra andalusa, tra il 2016 ed il 2019.
Col Siviglia, in effetti, ha vissuto la miglior stagione della propria carriera, nel 2017-18, diventando anche il giocatore nella storia del club con più gol in una singola edizione della Champions League, ben otto, grazie specialmente alla tripletta realizzata contro con il Maribor ed alla doppietta contro il Liverpool di Jurgen Klopp.
Per questo, quattro anni fa diversi rumors lo avevano accostato a Roma, Napoli e Milan. In ogni caso, i primi problemi col fisco risalgono proprio a quel tempo, con il giocatore costretto a dover pagare una cifra intorno ai 267.597 euro più interessi. Eppure, non sembra affatto finita qui, ed ora i rischi aumentano e non di poco. Se le indagini rilevasse la colpa accertata del trentaduenne di Sarcelles, quest’ultimo potrebbe poi rischiare anche fino a nove mesi di prigione ed una multa di 150mila euro.