Il giornalista Graziano Campi è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay.
Il giornalista Graziano Campi è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay. Sul tavolo di discussione:
SULLE DISDETTE DI DAZN – “Non sono per la disdetta di Dazn. Comprendo chi dice che il campionato per la Juventus è finito, e quindi vuole disdire non avendo più interesse. E’ un ragionamento legittimo. Ieri ha vinto la Juve, ma non cambia la vita. Io non sono favorevole alla disdetta o boicottaggio. Capisco che ci possa essere questo fenomeno in relazione al fatto che il campionato per la Juve è ormai concluso. Lo vedo come un fallimento del sistema calcio italiano. Una situazione che non va ad incidere su processi e sentenze ma che dovrebbe far riflettere su quando è meglio infliggere le sanzioni. Io rispetto tutti, facessero quello che vogliano. Sostengo però che chi disdice ha una sua logica”
SU POGBA – “E’ fisiologico avere questo tipo di infortuni. Normale fare battute sulla cosa. Bisogna sdrammatizzare. Bisogna vedere i prossimi anni. Il quadriennale pesa. Ci vorrà l’anno prossimo per vedere il vero Pogba, se torna perché non è detto che riesca a tornare come prima”
SULLE ‘INTERVENTO DI ABODI – “La segnalazione di Abodi? Nel momento in cui un ministro viene sollecitato dai tifosi dice “C’è chi se ne deve occupare. Io ho segnalato: “Guarda che ti stanno dicendo di occuparti di questa cosa””. E’ un modo semplice per dire: “Non sta a me decidere, ho fatto presente che è successa questa cosa, non mi rompete più le scatole”.
SU SANTORIELLO – “Le parole sulla Juve di Santoriello? C’è un pezzo di intervista che è molto più grave di quello che si sta contestando. Nel 2019 lui fa una ricostruzione di un’inchiesta che ha fatto contro la Juventus e la racconta mentendo spudoratamente. Fa delle dichiarazioni su comportamenti della Juventus che è dimostrato non sono mai accaduti che fanno segnare che la persona che stava indagando in quel momento addirittura pur di sostenere una certa tesi non si fa scrupolo di inventare e di costruire fatti mai accaduti. E’ gravissimo per la sua credibilità. Lui dice ad un certo punto che la Juventus perde contro l’Atletico Madrid e il giorno dopo si mette a fare plusvalenze. Il mercato era chiuso, la Juve non fa nessuna plusvalenza. Erano tutte cose programmate da un anno prima, un anno e mezzo prima. Non puoi andare dopo aver fatto l’inchiesta e averla archiviata e dire alla gente: “Hanno fatto questa roba qua ma non li abbiamo potuti condannare, perché quella cosa li non l’hanno fatta e tu lo sai che non l’hanno fatta perché i fatti ti dimostrano che essendo il mercato chiuso il giorno dopo quella partita la Juve non poteva fare niente. Ha detto che la Juve aveva perso il 30 il 20% in borsa il giorno dopo, aveva perso l’11 %. Non puoi inventarti queste cose. Se menti su queste cose ne va della tua credibilità. Vuol dire che pur di dimostrare che la Juve è colpevole tu sei disposto a stravolgere la realtà. Questo è molto più grave di dire odio la Juventus. Non me ne frega niente se dici odio la Juve, a me interessa che un pubblico ministero quando fa una ricostruzione dei fatti non menta. Se mente ho un problema serio etico”
SULLA PERDITA DI CREDIBILITA’ DI SANTORIELLO – “Il paradosso è che lui in questo momento ha perso di credibilità e lui fa l’accusa. Per cui se proseguisse lui nel proseguisse lui nel processo avendo perso di credibilità sarebbe un punto di forse su cui io se fossi un difensore mi appoggerei. Poi siccome so già come ragiona e lavora lui, saprei già come devo comportarmi a livello difensivo. Se domani mattina cambiano l’avvocato accusatore sono più in difficoltà”
SULL’INFLUENZA DELLA FAMIGLIA AGNELLI – “Agnelli potente? Talmente potenti che cercano di mandarci in Serie B. Se la Juventus si fosse chiamata Cesena sarebbe stata radiata? Sarebbe fallita. La Juventus ha ripianato i suoi debiti”
SULL’UTILIZZO DELLE INTERCETTAZIONI – “I primi a trasformare questo processo in un processo mediatico sono quelli che hanno passato le intercettazioni telefoniche tagliate, i pizzini ai giornali per fare una campagna di informazione che mettesse l’opinione pubblica già in condizione di condannare la Juventus prima del processo. Oggi dicono “Ah no, stanno interpretando delle dichiarazioni”…io rispondo che le stesse dichiarazioni sono state interpretate quando si trattava di andare a vedere che cosa hanno detto nelle dichiarazioni trascritte e mai ascoltate i dirigenti della Juventus. Mai contestualizzate. I primi ad aver commesso un errore sull’utilizzo errato delle intercettazioni telefoniche e della macchina mediatica per influenzare i processi sono stati i magistrati, non è stata la difesa”
SULLA SCORTA A CHINE’ – “Non è normale. Certe cose sono fuori dal mondo”
SU ALCUNE FRASI DELLA SENTENZA – “Fa specie leggere in una sentenza che per un processo sportivo non è importante che ci sia un giusto processo, o che non sta ai giudici del procedimento sportivo stabilire se stanno utilizzando in maniera lecita o no le intercettazioni. “Queste ce le hanno date e noi le usiamo”. Sono frasi…che sono queste che segnalo al ministro Nordio. Stiamo affrontando un momento dove dobbiamo stare tutti molto attenti. Siamo tutti ascoltati per qualsiasi cosa facciamo. L’avete visto con Santoriello…robe di quattro anni fa”
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