Terremoto PSG, sotto attacco come Juventus e City: cosa rischiano i francesi

Terremoto PSG con il presidente al Khelaifi che rischia grosso proprio come sta accadendo in queste ore a Juventus e Manchester City.

Non c’è un momento di pace nel calcio europeo. Prima il covid, adesso la questione relativa ai bilanci e ai possibili falsi in bilancio che alcune società avrebbero fatto registrare in questi ultimi anni, poi la questione relativa alle plusvalenze che si va a legare al doppio filo relativo a quello dei bilanci. Insomma, un momento di pace e di divertimento reale e puro non c’è.

Terremoto PSG
al Khelaifi (TVPlay)

Ogni tanto, emerge un’inchiesta che porta a macchiare uno degli sport popolari più belli e più seguiti al mondo. Inchieste che fanno tremare proprio i pilastri di questo settore che, negli ultimi trenta anni è diventato sempre di più un business che un divertimento o una passione. Si è passati da presidente mecenate che spendevano ciò che non avevano ad imprenditori che investono nell’intento di guadagnare il doppio e di vincere, se possono, anche il triplo.

Terremoto PSG, al Khelaifi rischia grosso

E così, mentre la Juventus in Italia è chiamata a rispondere dell’inchiesta Prisma e il Manchester City in Premier League per la questione bilanci e trasferimenti, in Ligue 1 il terremoto potrebbe riguardare il PSG. Secondo quanto viene riportato da ‘Reuters’, il tutto nascerebbe da un’indagine sul presidente del club parigino e su un presunto contratto di lavoro in nero.

Terremoto PSG
al Khelaifi (TVPlay)

Secondo quanto viene riportato anche da ‘Itasportpress’, la denuncia è stata presentata i 13 dicembre 2022 e ha portato all’apertura di un’indagine il 16 gennaio scorso. A quanto pare, secondo quanto ha riferito l’avvocato della vittima, un cittadino tunisino, Hicham Bouajila, ha affermato di aver lavorato per il presidente del PSG, Nasser al Khelaifi, in qualità di consigliere.

A quanto pare, il suo ruolo serviva a facilitare l’ingresso di Al Jazira Sports, diventata successivamente BeInSports, nella regione del Maghreb, entrando così in contatto con Al Khelaifi. Per queste consulenze, che si sarebbero tenute dal 2015 al 2018, il tunisino chiederebbe al PSG gli stipendi che non gli sarebbero mai stati pagati. Dal canto suo, il PSG ha smentito la notizia e che Bouajila abbia mai lavorato per il club francese, addicendo al fatto che queste sono notizie false e utilizzate solo per creare problemi d’immagine al club.

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