Terremoto in Turchia senza sosta. Si continuano a contare i danni, così come i morti e i feriti, nella speranza che si ponga fine allo scempio. Intanto anche il calcio rischia di un serio blocco.
Ci sono momenti nella vita dove prendere delle decisioni non è un qualcosa di semplice. Ciò accade soprattutto quando avviene un qualcosa di brutto come un terremoto. Da un momento all’altro, tutto ciò che di buono si ha e si è costruito, viene spazzato in pochi secondi. Si rischia di perdere le persone più care e anche tutti i beni materiali in proprio possesso. E’ ciò che stanno provando sicuramente in Turchia in queste ore a causa delle violente scosse di terremoto.
Un evento unico nel suo genere, che crea grande scompiglio, oltre che far versare sangue e generare grande dolore e sofferenza. Un intero Paese piegato in due da questa grande tragedia del tutto inaspettata, con una variabile incalcolabile: non si sa ancora se sia realmente del tutto finito. Una domanda a cui nessuno sa realmente rispondere, anche se i piani di emergenza sono già partiti perché l’obiettivo principale adesso è quello di rialzarsi.
Terremoto in Turchia, ripercussioni anche sulla Serie A
Ovviamente, come è giusto che sia, in situazioni del genere, uno sport come il calcio per quanto importante possa essere anche in termini economici, rischia di bloccarsi. Un qualcosa di naturale, soprattutto in una nazione come la Turchia dove in questo momento, il principale problema, è capire quante sono le vittime e quanti i feriti.
In effetti, a causa del terremoto, è stata proclamata la sospensione dei campionati in Turchia a livello nazionale. Una scelta, giusta, che però porterà anche ad un rallentamento in sede di mercato, che si concluderà il prossimo 8 febbraio. Un problema che non ci voleva per la Sampdoria, che era in procinto di cedere Colley al Besiktas. Adesso, proprio per quanto è accaduto, c’è l’alto rischio che potrebbe saltare l’accordo tra le parti visto che i tempi sono ristretti.