Mourinho-Chelsea, atto terzo? Tutti i perchè di un rapporto speciale. Lo Special One sarebbe tentato da un ritorno nella ‘sua’ Londra
Mancano poco più di quattro mesi al termine della stagione agonistica. Una stagione anomala e inedita a causa dei primi mondiali di calcio disputati durante la stagione invernale e che per questo si concluderà solo in pieno giugno. E in vista della prossima stagione non sono molte le big di Serie A che possono avere granitiche certezze in merito alla futura guida tecnica. La Roma ad esempio non sa ancora se Josè Mourinho rimarrà nella Capitale fino alla naturale scadenza di contratto.
Lo Special One è infatti legato al club giallorosso fino al 30 giugno del 2024, un vincolo che il presidente della Roma Dan Friedkin è intenzionato a onorare fino all’ultimo giorno. A differenza dell’imprenditore americano però, il tecnico lusitano non sembra altrettanto sicuro di voler proseguire la sua avventura nella Capitale. Anzi, dando credito alle ultime dichiarazioni rilasciate nei dopo partita contro Fiorentina ed Empoli, sembra che Josè Mourinho non veda l’ora di cambiare aria.
Mourinho al Chelsea, il terzo ritorno è possibile: l’indiscrezione da Londra
Anzi, si starebbe prodigando in prima persona per trovare una nuova destinazione a partire dalla prossima estate. La conferma di qualche ‘movimento’ sospetto in tal senso arriva direttamente dall’Inghilterra, il paese in cui Mourinho si è imposto come allenatore di fama mondiale. E’ il giornalista inglese Simon Phillips a dare corpo alla voce secondo cui lo Special One starebbe cercando di tornare al Chelsea, il ‘suo’ Chelsea.
Queste le parole di Phillips, riportate da un sito inglese: “Mi è stato detto che Mourinho si era rivolto ad alcuni dei potenziali acquirenti del Chelsea tramite Jorge Mendes, quando il club era stato messo in vendita. Ha detto loro: ‘Voglio tornare. Se state pensando a un nuovo allenatore, voglio tornare per la terza volta’. Quindi Mourinho non vede l’ora di tornare al Chelsea”.
Un rapporto davvero speciale quello che lega l’allenatore di Setubal ai Blues, la cui genesi risale all’estate del 2004 quando Mourinho alla guida del Porto raggiunse la finale di Champions League in cui avrebbe affrontato il Monaco di Didier Deschamps. Roman Abramovich, proprietario del Chelsea da un anno, dichiarò: “Il nuovo allenatore del Chelsea sarà colui che vincerà questa Champions League“. E nacque così quel legame che da allora non è mai spezzato.