Il Milan continua a cadere ed il nervosismo tra i giocatori ormai è palese. Tutti i casi più evidenti delle crepe nello spogliatoio.
Il Milan ha perso anche il derby e con questa è alla 5a sconfitta in 8 partite nel 2023, con 2 pareggi e una sola vittoria. Numeri da retrocessione e infatti i Rossoneri sono in caduta libera. Più di qualcosa si è rotto, non solo a livello tecnico-tattico, ma evidentemente anche nei rapporti tra giocatori e non solo. Gli indizi sono sparsi un po’ ovunque e ieri a Krunic è stato chiesto di dire di più. “Siamo sempre stati un gruppo unito – ha detto il centrocampista – ma qualcosa non è più come prima“.
Partendo da qui e andando a ritroso si trovano tanti indizi. Dai sempre più evidenti gesti di insofferenza e battibecchi con Tatarusanu. Il più critico nei confronti del portiere rumeno è sempre stato Simon Kjaer, che ieri però si è sentito anche rispondere per le rime da Tatarusanu in occasione del primo salvataggio su Lautaro Martinez. “C***o parli che l’ho presa?” sembra siano state queste le parole.
Su Twitter inoltre gira anche un fotogramma emblematico in cui ci sono ben 6 giocatori rossoneri che chiaramente inveiscono sempre contro Tatarusanu. Nelle scorse partite però è capitato vedere diversi altri giocatori mandarsi platealmente a quel paese, segnale di un nervosismo che ha raggiunto i livelli massimi, come Diaz e Messias contro la Lazio, mentre i medici soccorrevano Tomori infortunato.
Milan, crisi di gioco e di nervi dal campo allo spogliatoio
I tempi dei giocatori del Milan che cantavano “Pioli is on fire” sul pullman sono un lontano ricordo. Tutto quello che l’allenatore aveva costruito sembra essere caduto e perso. Per arrivare fino al campo però le crepe sembra che inizino dagli spogliatoi e forse addirittura da Milanello. L’atteggiamento di Theo Hernandez dalla partita di Lecce in poi è un segnale piuttosto forte da uno come lui e forse nel fatto che ieri la fascia da capitano sia finita sul braccio di Kjaer dopo l’uscita di Calabria è sembrato un ulteriore indizio. In questo caso però si è trattato di un semplice misunderstanding dovuto alla fretta, perché la distinta conferma che il vice-capitano era il francese.
Per non parlare della seconda panchina di Leao, sul quale in settimana si è a lungo parlato di litigio addirittura con Maldini, in sede di trattativa per il rinnovo di contratto. In queste circostanze inoltre sguazzano le malelingue che creano anche casi dal nulla. Come quello del like di Calabria ad un post della fidanzata di Pobega, trasformatosi in caso di gossip mai esistito, per non parlare di tutte le dicerie in circolazione su Maignan.
Alla base di tutto però la crepa principale potrebbe essere quella tra Pioli e la società. Più di qualcuno infatti ha ipotizzato che le reiterate bocciature dei nuovi arrivati siano un modo per “sbattere in faccia” a Maldini e Massara la sua insoddisfazione per il mercato rossonero, sia estivo che invernale. In ordine di tempo, non promette bene nemmeno l’assenza di Ibrahimovic ieri sera, lo svedese finora aveva sempre seguito la squadra nei match a San Siro.