Milan, tra campo e scrivania. Il trend negativo di Pioli interroga Maldini e Massara che devono ridiscutere anche questioni societarie.
Milan, reset in corso. Le ultime partite di Pioli non soddisfano la società rossonera che sta valutando cosa fare. Non è tempo di processi, la difficoltà maggiore adesso è capire il problema. Se la crisi di risultati dipende dall’allenatore o c’è qualcosa nella testa dei giocatori. I rossoneri, attualmente, sono al sesto posto. Troppo in là per una stagione come quella in corso, dove l’obiettivo resta la Champions ma tra il dire e il fare c’è di mezzo anche l’assetto societario.
Il Milan cerca di capire fin dove può spingersi dato che Gerry Cardinale, attualmente, si è mostrato molto cauto nel fare investimenti di un certo peso. Lo testimonia anche l’operazione Zaniolo: tutto troppo con i piedi di piombo, anche se nel caso del talento giallorosso – secondo alcuni – non è stato necessariamente un male. Aspettare può essere saggio, ma non troppo e non sul mercato. Questo può voler dire soltanto due cose: Pioli è sotto esame, oppure al vaglio ci sono altri elementi della società. Il nome nuovo, attorno all’universo Milan, è quello di Damien Comolli.
Comolli, l’uomo giusto per rilanciare il Milan
Uomo RedBird che, secondo quanto riporta Calciomercato.it, sarebbe molto vicino ad approdare in rossonero. Uomo RedBird, Presidente del Tolosa in Francia dal Curriculum indiscutibile, anche per per il lavoro fatto in Francia e Inghilterra. Arsenal e Tottenham si ricordano molto bene l’operato dell’ex DS. Comolli potrebbe fare da raccordo fra le velleità di Cardinale e le ambizioni del Milan: in tal senso anche la figura di Maldini e Massara, rispettivamente Direttore Sportivo e Direttore Tecnico, potrebbe essere in fase di valutazione.
Dire che lasceranno il Milan è azzardato, ma che si stiano guardando intorno potrebbe non essere un’utopia. Per l’ex Roma si parla anche di un possibile approdo alla Juventus. L’ex Capitano del Milan, invece, vuole capire la direzione della società prima di prendere decisioni. Il mercato è aperto anche per quel che riguarda il parco dirigenti. A Casa Milan la certezza è una sola: uscire dal guado. Se per farlo serve una rivoluzione interna, Cardinale è pronto a farla ma Pioli potrebbe non essere l’unico con le valigie in mano.