La Juventus sta vivendo un’annata particolare condita da penalizzazione e paura di riceverne altre: qual è la strategia degli avvocati in vista del ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport sulla questione plusvalenze. Tutte le novità.
Il ricorso dei bianconeri dopo la penalizzazione (-15) inflitta dalla giustizia sportiva rappresenta uno scoglio non da poco che la società juventina sta preparando ormai da giorni. Il Collegio di Garanzia dello Sport si riunirà presso la sede del Coni, pur non entrando nel merito della sentenza della Corte Federale d’Appello: il giudizio sarà esclusivamente sulla forma e non su quanto deciso.
La Juventus punta sui vizi di forma e sulle procedure del processo. Le motivazioni sono state già depositate ed ora toccherà proprio al club piemontese presentare il ricorso, tutto entro trenta giorni dalla pubblicazione (lo scorso 30 gennaio). La documentazione dovrà quindi arrivare al Collegio entro il primo marzo 2023.
Juventus, ricorso e conseguenze per i bianconeri: cosa potrebbe accadere
Il club del presidente Gianluca Ferrero fa leva anche sulle date legate all’inizio delle indagini. In caso di retrodatazione la sentenza potrebbe essere di fatto nulla, cioè avviata fuori dal tempo massimo consentito. La conferma dei punti di penalizzazione potrebbe essere una possibile conseguenza, in questo caso la Juventus dovrebbe appellarsi al di fuori della giustizia sportiva: ricorso al Tar del Lazio. In questo caso specifico, però, non ci sarebbero gli estremi per poter sperare nei punti.
Il Tar potrebbe soltanto eventualmente stabilire un risarcimento danni, qualora dovesse ritenere ingiusta la penalizzazione inflitta al club bianconero. Ma i problemi in casa Juventus non finiscono qui perché oltre alla questione plusvalenze c’è anche la vicenda sul fronte della giustizia ordinaria.
L’inchiesta sulla manovra stipendi vede il procuratore Chiné chiedere altri 40 giorni di proroga, da qui la decisione di chiudere il fascicolo d’indagine entro il prossimo 10 marzo. In quella circostanza, quindi, la Procura dovrà pronunciarsi sul deferimento o meno degli indagati. Nel primo caso si aprirebbe un nuovo processo con eventuali ricorsi. L’ipotesi è che tutto possa concludersi entro maggio 2023, probabilmente prima della conclusione della stagione di Serie A 2022-23.