Per Dani Alves ed i suoi legali è arrivata una notizia piuttosto sconcertante: la situazione dello spagnolo potrebbe peggiorare.
A 39 anni, Dani Alves era felicissimo di giocare anche una volta il Mondiale con il suo Brasile. Che, però, non è andato affatto come sperato, per via della sconfitta nei quarti di finale contro la Croazia. Eppure, il terzino ha dovuto lasciarsi velocemente alle spalle, perché appena tornato dal Qatar la sua vita è cambiata per sempre.
In Spagna, è stato accusato di aver violentato una donna in un locale. E questo ha costretto la polizia ad intervenire e ad arrestarlo. Dal 20 gennaio, dunque, Dani Alves si trova in carcere, con tanta paura ed altrettanta incertezza per il proprio futuro, che potrebbe riservargli anche brutte sorprese dopo la recente richiesta della Procura a Barcellona.
Dani Alves, non c’è pace: la dura richiesta dalla Procura
Come riporta il sito del quotidiano catalano Sport, la Procura infatti si è opposta al Tribunale di Barcellona, chiedendo che prosegua il suo soggiorno in carcere e non venga rilasciato. Secondo l’accusa, d’altronde, resistono gli indizi riguardo al fatto che abbia commesso lo stupro, e con esso resiste anche il rischio di fuga.
Si tratta di una mossa che porta ad un chiaro scontro con i legali del calciatore, che invece avevano proposto misure cautelari come la comparizione quotidiana in tribunale, il braccialetto elettronico ed il ritiro del passaporto. Un evento che comunque complica le cose al giocatore, che attende la decisione del Tribunale sul ricorso dei suoi legali alla richiesta di detenzione preventiva del giudice istruttorio.