Pogba vuole restare alla Juventus (quasi) ad ogni costo. Le motivazioni della scelta sono molteplici, ed hanno a che fare con l’infortunio stesso.
Per anni, dopo la separazione a suon di milioni, Paul Pogba e la Juventus si sono lanciati segnali d’amore, pur da lontano, e forse mai davvero concreti. Alla fine, però, le strade della Vecchia Signora e del Polpo, così come lo hanno chiamato i tifosi nella sua prima avventura in bianconero, si sono rincrociate.
Ma se la nuova unione era nata sotto i migliori auspici, con ventinovenne transalpino accolto subito in pompa magna e con la maglia numero 10 pronta ad attenderlo, le cose poi non sono andate come le due parti, e tutti i sostenitori di Madama, avrebbero sognato. Perché Pogba non ha ancora mai giocato un singolo minuto, in gare ufficiali, da quando è tornato in Italia.
Colpa del menisco che pochi giorni dopo l’amichevole negli Stati Uniti contro il Chivas ha fatto il crack. E colpa, probabilmente ancor di più, della gestione poco lucida del problema da parte del centrocampista, che ha deciso di operarsi con un po’ di ritardo rispetto alla volontà della società torinese. Una scelta che il numero 10 sta pagando, non solo con un’assenza che ancora si protrae, ma anche con alle spalle i mugugni dei tifosi che si sentono traditi.
E che, tra le altre cose, hanno accolto non con dispiacere i rumors, dall’Inghilterra, di una Juventus che starebbe addirittura pensando di rescindere il contratto con l’ex Manchester United. Al netto di tutto questo, però, il ragazzo ha le idee chiare: vuole restare a Torino, in cui si è fatto uomo nel grande calcio, e nella quale ha spinto per tornare.
Juventus, Pogba vuole restare anche senza Europa: i motivi della scelta
Tuttosport ha aperto l’edizione di questa mattina facendo capire che, in realtà, il club non ha preso alcuna decisione. E Pogba, quando sarà pronto, potrà giocarsi le sue carte. Perché in fondo, in una situazione così delicata, nella quale si concorre oramai più per l’Europa League e per la Coppa Italia che per il campionato, un giocatore che sente sua la maglia fa sempre comodo.
Il campione del mondo 2018, in effetti, è fermo sulla sua decisione, si apprende dal quotidiano torinese. Continuerà con la Juventus per la prossima stagione, a meno di un’incredibile retrocessione dei bianconeri, dunque anche se non dovesse arrivare la qualificazione in Europa. Una risoluzione dietro la quale ci sono diverse motivazioni, che vanno al di là del mero orgoglio di difendere la scelta a monte, quella di tornare.
D’altronde, Pogba è tornato soprattutto per una questione ambientale, perché crede ancora che il suolo torinese possa essere fertile per la propria carriera, mettendolo nelle giuste condizioni, in primis dal punto di vista mentale. Poi, si è aggiunta anche un’altra motivazione non banale: la necessità di rilanciarsi, dopo l’infortunio, è diventata ancora più incombente. E lasciare la Juventus vorrebbe dire probabilmente dover riprendere la scalata in una squadra di più basso livello, e forse ad uno stipendio anche minore.
Il prossimo anno inizierà quasi sicuramente una nuova era, per la Juventus, con l’assetto dirigenziale che dovrebbe essere stravolto anche nel comparto tecnico, specialmente dopo l’inibizione di Federico Cherubini. Dato che non ci saranno più coloro che l’hanno scelto in società, dunque, a Pogba non rimane che convincere tutti sul campo, che potrebbe ritrovare tra una settimana e mezzo, proprio in Europa, contro il Nantes.