Roma-Zaniolo, i duellanti giallorossi non sotterrano l’ascia di guerra: ecco perché il mese di febbraio sarà decisivo
Nicolò Zaniolo e la Roma, c’eravamo tanto amati. Proprio così e se è stato, a quanto sembra, scongiurato il rischio che il matrimonio tra il classe ’99 e il club giallorosso, come i grandi amori, finisca in un’aula di tribunale, il braccio di ferro tra i duellanti giallorossi continua.
Insomma, l’attaccante giallorosso e la dirigenza capitolina non hanno sotterrato l’ascia di guerra e, certo, l’ultima mossa di Nicolò Zaniolo non agevola la ricomposizione della frattura. Il numero “22” giallorosso il 31 gennaio scorso, prima quindi della lettera pubblica all’Ansa in cui si dichiara pronto a “tendere la mano per mettermi a disposizione della famiglia della Roma“, ha presentato un certificato medico per giustificare la richiesta di un esonero dall’attività agonistica per 30 giorni in quanto le vicende che lo ha visto protagonista negli ultimi giorni, lo strappo con il club, le trattative di mercato e le tensioni con i tifosi, hanno minato il suo equilibrio psichico e la sua stabilità emotiva.
Roma-Zaniolo, saranno decisive le visite periodiche a febbraio
Tuttavia, come in ogni braccio di ferro che si rispetti in cui all’irrigidirsi sulle rispettive posizioni viene meno la reciproca fiducia, la Roma ha voluto verificare quanto attestato nel suddetto certificato dal medico di fiducia di Zaniolo convocandolo a Trigoria per sottoporlo alla visita da parte del suo staff sanitario.
Ebbene, le parti hanno convenuto sul fatto che effettivamente Zaniolo necessita di un periodo di riposo. Se sarà di 30 giorni o meno lo si vedrà nel corrente mese dal momento che la Roma ha programmato una serie di visite di controllo cadenzate ogni 7-10 giorni, in funzione delle necessità che riterrà opportune, per monitorare la situazione emotiva e psichica del classe ’99. Ecco perché febbraio sarà decisivo nella querelle tra l’ex nerazzurro e il club dei Friedkin.
Intanto, Zaniolo è stato inserito nella lista consegnata all’Uefa, in vista della fase a eliminazione diretta dell’Europa League, dove i giallorossi se la vedranno con gli austriaci del Salisburgo, che però è sub iudice. Comunque, la conferma di Zaniolo nella lista Uefa non deve essere interpretata come un segnale di distensione visto che vi è stato inserito solo per non violare i “paletti” previsti dal settlement agreement sottoscritto dal club giallorosso con il massimo organo calcistico europeo.