Moggi-Chiné, scontro totale: l’accusa dell’ex dirigente è pesantissima

Moggi-Chiné, si acuisce lo scontro tra l’ex Dg bianconero e il Procuratore Federale: l’accusa dell’ex dirigente è pesantissima

La Procura della FIGC, per nulla impietosita dalla pesante penalizzazione, meno 15 nel corrente campionato, comminata dal Corte d’Appello Federale alla Juventus nell’ambito della revocazione del processo sulle “plusvalenze fittizie“, non fa sconti non solo al club bianconero, in attesa della prima udienza del procedimento sulla c.d. “manovra stipendi” con la prospettiva di una richiesta da parte degli inquirenti federali di un’ulteriore penalizzazione di 20 punti, ma anche ai suoi ex dirigenti. Anzi.

Moggi Chinè scontro
Moggi-Chiné, scontro totale (TvPlay.it)

Si inasprisce, infatti, lo scontro tra Luciano Moggi, Direttore generale nell’epoca d’oro bianconera della triade Giraudo-Moggi-Bettega e con in panchina, tra gli altri, Marcello Lippi e Fabio Capello prima che Calciopoli ponesse bruscamente fine alle sua carriera dirigenziale, e la Procura Federale che ha aperto un filone di indagini sulla presenza a bordocampo di Luciano Moggi per la gara del campionato Primavera fra il Napoli e la Juventus dello scorso 14 gennaio.

Moggi-Chiné, scontro totale. L’ex dirigente bianconero: “Questo è stalking”

Come anticipato nel primo paragrafo, dopo esserne venuta a conoscenza tramite i resoconti dei media, la Procura Federale guidata da Giuseppe Chiné ha aperto un fascicolo d’indagini sulla presenza a bordocampo durante Napoli-Juventus del campionato Primavera dal momento che Moggi è radiato dai ranghi federali per le note vicende di Calciopoli.

Moggi pesante accusa Chiné
Luciano Moggi, ex Dg della Juventus (TvPlay.it)

Orbene, gli uomini di Chiné non hanno perso tempo tanto che mercoledì scorso hanno sentito anche Gianluca Pessotto, dirigente del settore giovanile bianconero, con cui l’ex Direttore generale juventino si è intrattenuto. La replica di Moggi, manco a dirlo, non si è fatta attendere, con l’ex dirigente bianconero che, come è nel suo stile, non ha avuto peli sulla lingua tuonando contro il Procuratore Chiné:

Abito a Napoli e ho letto che c’era questa partita. Sono andato a Cercola insieme a due amici e siccome non sono pratico del campo ho chiesto all’inserviente che mi ha fatto passare a bordocampo. Lì ho incontrato Pessotto che ho salutato calorosamente perché è stato un mio giocatore. Chinè non può dire che io non posso parlare con qualcuno perché questo è stalking. Non possono vietarmi pure di parlare”.

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