Zaniolo, nonostante le scuse pubbliche, il suo inserimento nella lista da consegnare all’Uefa è in dubbio: ore decisive per il futuro del classe ’99
Alla fine Nicolò Zaniolo, al centro di una telenovela di mercato con risvolti da cronaca nera (l’inseguimento fin sotto casa del classe ’99 da parte di una quindicina di ultras giallorossi, con tanto di insulti e minacce di morte e con conseguente intervento delle forze dell’ordine, allertate da uno spaventato Zaniolo) si è pubblicamente scusato con una lettera inviata all’Ansa.
Scuse, però, giudicate tardive dalla società giallorossa che non perdona all’ex nerazzurro il fatto di aver teso la mano al club “troppo tardi” e di non aver chiesto scusa anche per i suoi precedenti comportamenti (aver saltato alcuni allenamenti e match).
E’, dunque, sempre gelo tra il talento giallorosso e la società, in particolare con i Friedkin che non hanno sbollito la rabbia per l’atteggiamento di Nicolò, aver chiesto con insistenza di essere ceduto per poi rifiutare la vantaggiosa offerta, per il club e per lo stesso classe ’99, del Bournemouth, e di conseguenza per non essersi scusato anche con i tycoon texani nella sunnominata lettera.
Zaniolo, buone possibilità per la lista Uefa ma il reintegro è tutto da decidere
I Friedkin, dunque, sono irremovibili, non hanno alcuna intenzione di derogare rispetto alla linea dura fin qui tenuta, visto che si aspettavano maggiore riconoscenza da un ragazzo che hanno supportato durante i difficili mesi del secondo infortunio al ginocchio. Tuttavia, anche solo per motivi legali, Zaniolo dovrebbe essere stato inserito nella lista dei calciatori eleggibili per la seconda fase delle competizioni europee inviata da Tiago Pinto all’Uefa e sulla quale si attende il disco verde da parte degli esperti di Nyon rispetto alla conformità dei relativi stipendi ai parametri del fair play finanziario.
Il saldo deve essere in pareggio o in attivo, con la Roma che ha inserito i nomi del lungodegente Wijnaldum, di Llorente, di Solbakken e del giovane Tahirovic eliminando quelli di Shomurodov, Vina e forse di Camara e Karsdorp mentre, come detto, non si registrano novità su quello di Zaniolo.
Un reintegro, però, che è solo sulla carta dal momento che da Trigoria filtra ancora la conferma dell’esclusione di Zaniolo dal progetto tecnico giallorosso. Difficile, quindi, prevedere cosa succederà da qui a fine stagione anche perché ricucire lo strappo conviene a tutti: a Zaniolo che rischia di restare fermo fino a giugno e alla Roma che potrebbe vendere un calciatore deprezzato a un anno dalla sua scadenza contrattuale.